Tra demonio e santità, Pt. 1

E nascondersi agitato in un sacchetto spazzatura
Col proposito di morte tra le bucce e la verdura
Ritrovarsi a pezzettini su una tavola imbandita dove ci sarai anche tu
E tutti i tuoi invitati che mi mangeranno
con le loro grandi, grosse e unte dita...
E penso a te, penso a te che forse non mi mangerai...
E penso a te, penso a te che forse sazia piangerai...
Che schifo, amore, che mi fai, ma piantala di mangiare!
"Ma come?! Mentre mangio soffro, sai, potrei anche vomitare!"
Se fossi in te ci proverei, mi salveresti ancora...
"Ma dai, ridotto così sei pronto per morire!"
Grazie lo stesso, amore, ciao, comincia a deglutire...

Mi dirai che è una stronzata, ma finiscono i problemi
E tanto la tua fede è marcia,
puzza e va bruciata, è una pianta senza semi!
L'ho sempre detto che avrei fatto il grande sbaglio
Di comperare casa in via dell'ironia
E sopra il palco, come un asino castrato, adesso raglio
Nel grande circo della melodia

Sbagliare è umano e se non basta son pentito
Dio mio, ti prego, fammi ritornare indietro
Guarda che ormai è tardi, tutto quanto è stato seppellito
La tua vita non si chiama mica Pietro
Ma tanto no,
non mi entusiasma neanche un po', di tutta la mia giovinezza
Di me stesso sono già il fantasma, in più privato di naturalezza

Modestamente adesso i tempi son
cambiati e tiro ragli di notevole valore
Faccio la vacca e mi sollazzo con i giochi più impensati
E mi diverto con il corpo e col dolore
E se ti accorgi che loro han sbagliato
nel farti grasso tra demonio e santità
Ingrassa il figlio tuo di quel che ti è mancato
Ovverosia la sete di pazzia, d'inganno e crudeltà



Credits
Writer(s): Alberto Fortis
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