Roma

Mentre dormivamo nel vagone
col coltello in mano per la lama,
ottenuto tramite un amico,
l'ombra enorme di una stessa barca
si muoveva sulle nostre teste.
Credo sia stato lì che ho sognato che noi
ci spaccavamo come vetrine
e in mezzo ai cocci c'era da bere
e da mangiare.

Perché la vita viene dal mare
e tutti i treni hanno un odore
di mandarini.
Tu stavi sveglia
tra voci, giornali e facce che
ti somigliavano sempre meno.

Erano i mesi che
fioriscono anche i pali del telefono
e sono fresche le gallerie.
Ecco le cose col loro nome,
l'aria che tira tra le stazioni
a certe ore.

Aria di ferro e di sospiri
ché se va male va ancora bene
e pedalare!
E mentre gli alberi filavano
io li sentivo crescere
e mi chiedevo se un domani
ci sarà posto su a Roma
o se è vero come dicono
che non ci serve più
più nessuno.



Credits
Writer(s): Umberto Fiori, Giuseppe Martini
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