Lucciola

Lei chiuse gli occhi e bum, il sogno
Lo stesso sogno, stesso bar
Le stesse facce nel bicchiere
Sono qui, qui... guardatemi

Toc, toc, toc, ma dove siete?
Toc, toc, toc, non bevo più!
Toc, toc, toc, perché ridete?
Andate via, non vi sopporto più

Gianna era sola sui suoi tacchi
E galleggiava dentro al bar
Proprio lì, cresciuta insieme con gli amici
Quella voglia di scappare giù in città
Poi, lucciola caduta sulla strada
Nebbia, freddo, schifo sulla strada
Schiava di un rottame, botte ogni sera
Per non pensare più...
Per non pensare più...

Nel suo paese, da sua madre
Tra gatti e amanti invisibili
Tra un assistente e un ospedale
Gianna come un peso, come un pacco
Un animale...
Un animale...

Toc, toc, toc, così beveva
Toc, toc, toc, così si odiava
Toc, toc, toc, così moriva
Forse cercava un gesto, una parola
Solo uno sguardo...
Solo uno sguardo...

Basta, Gianna, basta, faccia di cera
Giù per l'autostrada, rondine cieca
"Like a Rolling Stone", canzone finita
Gianna la polizia, Gianna ubriaca
Gianna va via...
Gianna va via...

Ebbe un bambino a primavera
E lei scoprì di esser così bella



Credits
Writer(s): Ron
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