Fratello Pop (Acoustic Version)
Da solo un pantalone largo non fa stile
Se manca una scintilla, un senso alle parole
Che a volte dire grazie è più che dire figo
Ma i tuoi discorsi come calamite a un frigo
Mi lasciano smarrito e poi perfino solo
Fratello, con amore, ma vaffanculo
Attento alle domande, a fare quelle giuste
Potrebbero arrivare pure le risposte
Ma tu difendi me, che ti difendo anch'io
Fratello, siamo uguali, ognuno a modo suo
Semplifichi fin dove arriva il tuo controllo
Ed io ho la pelle d'oca pure nel cervello
Ma tu dal cuore in mano e pochi complimenti
Fratello, che ti adoro, togliti davanti
Lontano da insegnarti quello che non so
Ma il mondo non è solo una vetrina pop
Stai qua, e chiedimi come va
Usa parole leggere
E finalmente possiamo rischiare la felicità
E chiedimi come sto
Tutte le volte che credi, e tutte le volte che posso ti risponderò
Ti risponderò
Fratello siamo tori dentro a una corrida
E oggi ci incontriamo sulla stessa strada
A parcheggiare amori e sogni in doppia fila
E a spingere la vita a corto di miscela
Ma quando il mondo non è fatto su misura
Allora dimmi pure che c'hai paura
Io sono un criminale a perdere l'istante
Amando sempre il prima, il dopo e mai il durante
E tu che sul durante hai fatto il tuo talento
Ma nulla ci commuove più del nostro pianto
Lontano da insegnarti quello che non so
Ma il mondo non è solo una vetrina pop
Stai qua, e chiedimi come va
Usa parole leggere, e finalmente possiamo rischiare la felicità
E chiedimi come sto
Tutte le volte che credi, e tutte le volte che posso ti risponderò
Ti risponderò
E chiedimi un giorno anche come mi sento
Chiedimi sotto che stella mi oriento
La musica, il sesso, le donne, il denaro
Che cosa divide o ci unisce davvero
Le notti, gli affetti, il mio solo governo
Milano d'estate, Milano d'inverno
Vent'anni li balli, li bruci, li suoni
A trenta cominci a pensare a domani
Che è fatto di luci, biscotti e bandiere
Qualcuna la cambi, ma quelle più vere le tieni
E arrivano piano che neanche ti accorgi
I venti più venti, quei figli e i ricordi
E noi ci sentiamo, o ci sentiremo
Appena possibile fratello ti chiamo
E poi ci vediamo, si, e poi ci vediamo
E allora ti senti davvero più grande,
più solo, più forte, con nuove domande
Che a volte rispondi, altre volte fai finta
E aspetti che arrivi qualcuno che senta, coi piedi per terra
E lo sguardo che punta in alto e
colpisca quel punto d'incontro perfetto
Fratello, rispetto
Fratello, ancora, rispetto
Se manca una scintilla, un senso alle parole
Che a volte dire grazie è più che dire figo
Ma i tuoi discorsi come calamite a un frigo
Mi lasciano smarrito e poi perfino solo
Fratello, con amore, ma vaffanculo
Attento alle domande, a fare quelle giuste
Potrebbero arrivare pure le risposte
Ma tu difendi me, che ti difendo anch'io
Fratello, siamo uguali, ognuno a modo suo
Semplifichi fin dove arriva il tuo controllo
Ed io ho la pelle d'oca pure nel cervello
Ma tu dal cuore in mano e pochi complimenti
Fratello, che ti adoro, togliti davanti
Lontano da insegnarti quello che non so
Ma il mondo non è solo una vetrina pop
Stai qua, e chiedimi come va
Usa parole leggere
E finalmente possiamo rischiare la felicità
E chiedimi come sto
Tutte le volte che credi, e tutte le volte che posso ti risponderò
Ti risponderò
Fratello siamo tori dentro a una corrida
E oggi ci incontriamo sulla stessa strada
A parcheggiare amori e sogni in doppia fila
E a spingere la vita a corto di miscela
Ma quando il mondo non è fatto su misura
Allora dimmi pure che c'hai paura
Io sono un criminale a perdere l'istante
Amando sempre il prima, il dopo e mai il durante
E tu che sul durante hai fatto il tuo talento
Ma nulla ci commuove più del nostro pianto
Lontano da insegnarti quello che non so
Ma il mondo non è solo una vetrina pop
Stai qua, e chiedimi come va
Usa parole leggere, e finalmente possiamo rischiare la felicità
E chiedimi come sto
Tutte le volte che credi, e tutte le volte che posso ti risponderò
Ti risponderò
E chiedimi un giorno anche come mi sento
Chiedimi sotto che stella mi oriento
La musica, il sesso, le donne, il denaro
Che cosa divide o ci unisce davvero
Le notti, gli affetti, il mio solo governo
Milano d'estate, Milano d'inverno
Vent'anni li balli, li bruci, li suoni
A trenta cominci a pensare a domani
Che è fatto di luci, biscotti e bandiere
Qualcuna la cambi, ma quelle più vere le tieni
E arrivano piano che neanche ti accorgi
I venti più venti, quei figli e i ricordi
E noi ci sentiamo, o ci sentiremo
Appena possibile fratello ti chiamo
E poi ci vediamo, si, e poi ci vediamo
E allora ti senti davvero più grande,
più solo, più forte, con nuove domande
Che a volte rispondi, altre volte fai finta
E aspetti che arrivi qualcuno che senta, coi piedi per terra
E lo sguardo che punta in alto e
colpisca quel punto d'incontro perfetto
Fratello, rispetto
Fratello, ancora, rispetto
Credits
Writer(s): Alessandro Branca, Niccolò Agliardi
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