Quando la Luna Costava Dieci Lire

Quando la luna costava dieci lire
ed un gelato una briscola a danari
e le ragazze camminavano tutte i fila
e nessuno portava gli occhiali.
Quando avevamo acqua da buttare
e giocavamo con niente pero' era bello
e si fumava di nascosto
sotto un balcone sotto un ombrello.
E poi d'estate si andava in ferie
con le automobili di terza mano.
Quando segnava Riva era un piacere
saltar con la poltrona fino al quarto piano.
Quando uno scandalo era una notizia
da prima pagina sul quotidiano.
Quando avevamo ancora da dire.
Quando la luna costava dieci lire.
Quando il bel tempo cominciava a marzo
e l'inverno il ventuno dicembre
le domeniche con le targhe alterne
da piazza Lolli a via XX settembre
la facevamo tutta di corsa
tutta d'una fiato per sentirci vivi
io ti rubavo i soldi dalla borsa
per poi comprarci i cioccolattini.
E nella mia ingenua adolescenza
tutto sembrava cosi' grande e vero
e sulle spiaggie solo un filo d'alga
fra le conchiglie ed un costume nero.
Tu mi chiedevi: che sarà domani?
Io rispondevo: niente è come il mare.
Quando avevamo tutto da scoprire.
Quando la luna costava dieci lire.



Credits
Writer(s): Guiseppe Pippo Pollina, Stefano Neri
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