La vampa delle impressioni, pt. II

La forza dell'indignazione
aveva scosso quel flusso
dei pensieri senza corpo.
Il rapimento era sbilenco e
di un colore indefinito.
La testa appesa.
Il tempo perso.
E un grande uncino adeguato
come spina dorsale.
E in qualche istante speciale un brivido
dipinse la smorfia dello sdegno
e uno schiocco alle emozioni
riscaldó dal freddo.

Le narici che ingoiano nausea
ed espellono fiele,
gli occhi che giurano abbandono,
per il cervello che
bolle per il fuoco in superficie:
l'indignazione ha questa faccia e
indossa stivali neri come la pece
per schiacciare le tentazioni.

La malia dell'indignazione
ha dunque scosso quel flusso
dei pensieri senza corpo.
E un sacro paonazzo ardore
ha schiacciato quei colori lontani e,
ha acceso di rosso scarlatto
il pulviscolo delle impressioni.

Lunghe mani bianche e sottoli,
nervose di candore
schiaffeggiano l'aria malata:
sublima il buongusto e
s'accascia la comune opinione.

L'indignazione è rara (quella vera).
Ed io odio il carcere.



Credits
Writer(s): Cristiano Godano, Gianluca Bergia, Riccardo Tesio, Daniele Ambrosoli
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