Saltimbanchi

Saltimbanchi, saltimbanchi
E uno e due e tre, oplà
Saltimbanchi, saltimbanchi
Tre e quattro e cinque e sei, oplà
Saltimbanchi, saltimbanchi
È facile se si è
Gente che è fetente
Come questa qua

E, saltimbanco, non guardare
Saltimbanco, non toccare
Saltimbanco, non pensare
Non tentare di capire
Che chi tocca il pane muore
Che chi guarda il pane muore
Che un sorriso dalla terza fila
Non arriva mai

E il teatro non si tenta
E la vita non s'inventa
Saltimbanchi si diventa, sì, ma e poi
Se la vita non s'inventa
Se il teatro non si tenta
Perché credere alla gente tanto poi

Saltimbanchi si muore
Saltimbanchi si muore
Saltimbanchi si muore
Saltimbanchi si muore
Oplà, oplà

Saltimbanchi, saltimbanchi
9 marzo, lunedì, oplà
Saltimbanchi, saltimbanchi
Sempre marzo lunedì, oplà
Saltimbanchi, saltimbanchi
È facile se si è
Ombre che all'interruttore
Della luce ubbidiranno

E, saltimbanco, non guardare
Saltimbanco, non toccare
Saltimbanco, non pensare
Non tentare di capire
Che chi tocca il pane muore
Che chi sceglie un pane muore
Dalla terza fila arriva un rutto
Che non sbaglia mai

E il teatro non si tenta
E la vita non s'inventa
Saltimbanchi si diventa, sì, ma e poi
Se la vita non s'inventa
Se il teatro non si tenta
Perché far tanto casino tanto poi

Saltimbanchi si muore
Saltimbanchi si muore
Saltimbanchi si muore
Saltimbanchi si muore
Oplà, oplà



Credits
Writer(s): Enzo Jannacci
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