Rifugi di emergenza
E ridono e che ci sarà mai da ridere
È un assenza di pensiero che non puoi condividere
Ti chiudi nelle spalle, lo sguardo perso e distante
Galleggi fino all'angolo e fai finta di tutto e di niente
Fai finta di niente
Cantano e che ci sarà mai da cantare
Sarà he le canzoni di merda sono così facili da imparare
Con gli occhi nelle scarpe metti il cervello in stand-by
E fratello e allegra brigata di stronzi, metti
Più passi che puoi
Più passi che puoi
Metti più passi che puoi
Più passi che puoi
E ti perdi nella tua città
Non riconosci nemmeno l'odore
E ti chiedi che strano tempo fa
Tanto per scambiare due parole
Ti rifugi dentro a un bar all'ombra dell'ultimo sole
Lunga e diritta, come è spietata la rabbia di un cantautore
E tutto ciò che ti resta da fare è annegarla in un bicchiere
E così guardi questa città con la speranza di vederla svanire
Ma qui in questo fac-simile di brutto sogno
Non c'è niente che ti possa svegliare
E ti chiedi perché sono qua, ma forse è meglio non ricordare
Sì, ti chiedi perché sono qua, forse è meglio se lasci stare
Ti rifugi dentro a un bar in cui si sfoggia intelligenza
Non sai se era peggio il cantautore
O questa merda di tendenza
E resti a guardare senza fiatare
Indeciso tra una grigia mediocrità
E un grigio più brillante a cui aspirare
Tra una bici da fottere, una cravatta da mettere
Fra la sera di un dì di festa e un proiettile nella testa
Tutto ciò che ti resta da fare è annegare in un bicchiere
È un assenza di pensiero che non puoi condividere
Ti chiudi nelle spalle, lo sguardo perso e distante
Galleggi fino all'angolo e fai finta di tutto e di niente
Fai finta di niente
Cantano e che ci sarà mai da cantare
Sarà he le canzoni di merda sono così facili da imparare
Con gli occhi nelle scarpe metti il cervello in stand-by
E fratello e allegra brigata di stronzi, metti
Più passi che puoi
Più passi che puoi
Metti più passi che puoi
Più passi che puoi
E ti perdi nella tua città
Non riconosci nemmeno l'odore
E ti chiedi che strano tempo fa
Tanto per scambiare due parole
Ti rifugi dentro a un bar all'ombra dell'ultimo sole
Lunga e diritta, come è spietata la rabbia di un cantautore
E tutto ciò che ti resta da fare è annegarla in un bicchiere
E così guardi questa città con la speranza di vederla svanire
Ma qui in questo fac-simile di brutto sogno
Non c'è niente che ti possa svegliare
E ti chiedi perché sono qua, ma forse è meglio non ricordare
Sì, ti chiedi perché sono qua, forse è meglio se lasci stare
Ti rifugi dentro a un bar in cui si sfoggia intelligenza
Non sai se era peggio il cantautore
O questa merda di tendenza
E resti a guardare senza fiatare
Indeciso tra una grigia mediocrità
E un grigio più brillante a cui aspirare
Tra una bici da fottere, una cravatta da mettere
Fra la sera di un dì di festa e un proiettile nella testa
Tutto ciò che ti resta da fare è annegare in un bicchiere
Credits
Writer(s): Giorgio Canali, Marco Greco, Luca Martelli, Claude Christine Saut
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