La paranza

Mi sono innamorato di una stronza, ci vuole una pazienza
Io però ne son rimasto senza
Era molto meglio pure una credenza o un fritto di paranza
Paranza, paranza

La paranza è una danza
Che ebbe origine sull'isola di Ponza
Dove senza concorrenza
Seppe imporsi a tutta la cittadinanza

È una danza ma si pensa
Rappresenti l'abbandono di una stronza
Dal calvario alla partenza
Fino al grido conclusivo di esultanza

Uomini, uomini, c'è ancora una speranza
Prima che un gesto vi rovini l'esistenza
Prima che un giudice vi chiami per l'udienza
Vi suggerisco un cambio di residenza

E poi ci vuole solo un poco di pazienza
Qualche mese e già nessuno nota più l'assenza
La panacea di tutti i mali è la distanza
E poi ci si consola con la paranza

La paranza è una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza e eleganza
E con un lento movimento de panza

La paranza è una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza e eleganza
E con un lento movimento de panza

Così da Genova puoi scendere a Cosenza
Come da Brindisi salire su in Brianza
Uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza
Uno di Trapani? Forse in Provenza

No, no, no, non è possibile
Non è raccomandabile
Fare ritorno al luogo originario di partenza
Ci sono regole precise in latitanza
E per resistere c'è la paranza

La paranza è una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza e eleganza
E con un lento movimento de panza

Dimmi che mi ami, che mi ami
Che quando ti allontani
Per prima cosa mi richiami
In ogni caso è molto meglio se rimani
Se rimandi a domani

Dimmi che ci tieni, che ci tieni
E pure se non vieni
In ogni caso mi appartieni
E che ti manco più dell'aria che respiri
Più di prima, più di ieri

Dov'è, dov'è? Tutti si chiedono
Dov'è, dov'è? Ma non mi trovano
Ma sai che c'è? Che sto benissimo
Fintanto che sto a piede libero

E poi perché ritornare da lei
Quando per lei è sempre stato meglio senza di me

Non riusciranno a prendermi
Io resto qui

La paranza es un baile
Que se baila con la latitanza
Con prudencia y elegancia
Y con un lento movimiento de panza

E se io latito, latito, mica faccio un illecito
Se non sai dove abito, se non entro nel merito
Se non vado a discapito dei miei stessi consimili
Siamo uomini liberi, siamo uomini liberi

Stiamo comodi, comodi, sulle stuoie di vimini
Sulle spiagge di Rimini, sull'atollo di Bimini
Latitiamo da anni con i soliti inganni
(Ma non latiti tanto quando capiti a pranzo)

E se io latito, latito, mica faccio un illecito
Se non sai dove abito, se non entro nel merito
Se non vado a discapito dei miei stessi consimili
Siamo uomini liberi, siamo uomini liberi

Stiamo comodi, comodi, sulle stuoie di vimini
Sulle spiagge di Rimini, sull'atollo di Bimini
Latitiamo da anni con i soliti inganni
(La paranza)



Credits
Writer(s): Vincenzo Miceli, Daniele Silvestri
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