Ottantasette

E venne un tempo di tempesta, gelò il sorriso ai timidi
Cambiò l'attesa della festa nei cittadini increduli
Portò una serie di paure dentro alla folla pavida
Mandò i pensieri sulle alture, la fantasia fu arida
Adesso scendo in confusione per un pensiero singolo
Perché ogni suono, ogni colore dev'esser vuoto e frivolo
E se c'è un moto di protesta rimane in fondo all'ugola
E resto muto ad accettare un'altra nota stridula

Un'emozione inesistente colpisce l'occhio vitreo
Ed il messaggio va alla mente per un canale libero
E lentamente tutto cambia dentro alla testa immobile
Sofisticata inconsciamente da un sedimento video
E le promesse di speranza di una città più consona
Sono perdute in una danza di un'energia economica
E se il giudizio incompetente è una realtà politica
Sarà il domani solamente un'entità fantastica

Il combattente esistenziale cantò poemi d'Africa
Sognò di mondi visionari, di sazietà romantica
Posò le mani sul futuro, pensò che l'uomo fosse là
Come se avesse qualche senso la leggendaria umanità
E che fatica andare avanti e non sapersi arrendere
Fingendo d'essere tra i tanti che fanno vuoto a perdere
Poi sostenere un'altra volta che l'uomo può anche vivere
Trovare il tempo per giocarmi la vita che ho da spendere



Credits
Writer(s): Pier Angelo Bertoli
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link