Come Frizzy Pazzy
Fai la doccia con me,
lasciati spogliare.
Fai saltare per aria con la dinamite
ogni tua paura.
Io ti laverò piano, non ti vergogare,
queste mie mani si cuocerebbero sul fuoco,
piuttosto che farti male.
Io le tue paure te le voglio mangiare
con dedizione,
per poi appoggiare le labbra al tuo orecchio
ed aprire la bocca per farti sentire
il mio amore che suona come Frizzy Pazzy.
Ricordi?
Io con questo mio cuore in erezione
di cui non mi vergogno.
Tu non aver paura, se ti stringo forte non è per farti male.
Ti spremo come un'arancia
e come succo escon le tue paure.
Io ci salterò sopra come da bambino sopra un formicaio.
Io le tue paure te le voglio mangiare
con dedizione,
per poi appoggiare le labbra al tuo orecchio
ed aprire la bocca per farti sentire
questo amore che scroscia come il grande Niagara.
Lascia che io baci i tuoi piedi e poi,
risalendo dappertutto,
troverò un passaggio inconsueto per
arrivare al cuore.
A morsi strapperò le tue indecisioni
conficcate nel cuore come spine.
E come un ruminante, io
io le mangerò.
E poi, le saprò digerire,
farne concime.
Prima di andare via
gridando,
ti vorrei ricordare
che per ogni paura, per ogni malattia,
esiste una cura,
e che la cura non sempre è un terremoto
o un temporale,
a volte basta spogliarsi, rimanere nudi
e lasciarsi guidare.
Questa sera darò una grande festa,
bruceremo ogni scudo,
le cattive parole, i pregiudizi e i coltelli.
Stasera farò un immenso rogo,
porta tutte le armi, le indecisioni, ogni paura.
lasciati spogliare.
Fai saltare per aria con la dinamite
ogni tua paura.
Io ti laverò piano, non ti vergogare,
queste mie mani si cuocerebbero sul fuoco,
piuttosto che farti male.
Io le tue paure te le voglio mangiare
con dedizione,
per poi appoggiare le labbra al tuo orecchio
ed aprire la bocca per farti sentire
il mio amore che suona come Frizzy Pazzy.
Ricordi?
Io con questo mio cuore in erezione
di cui non mi vergogno.
Tu non aver paura, se ti stringo forte non è per farti male.
Ti spremo come un'arancia
e come succo escon le tue paure.
Io ci salterò sopra come da bambino sopra un formicaio.
Io le tue paure te le voglio mangiare
con dedizione,
per poi appoggiare le labbra al tuo orecchio
ed aprire la bocca per farti sentire
questo amore che scroscia come il grande Niagara.
Lascia che io baci i tuoi piedi e poi,
risalendo dappertutto,
troverò un passaggio inconsueto per
arrivare al cuore.
A morsi strapperò le tue indecisioni
conficcate nel cuore come spine.
E come un ruminante, io
io le mangerò.
E poi, le saprò digerire,
farne concime.
Prima di andare via
gridando,
ti vorrei ricordare
che per ogni paura, per ogni malattia,
esiste una cura,
e che la cura non sempre è un terremoto
o un temporale,
a volte basta spogliarsi, rimanere nudi
e lasciarsi guidare.
Questa sera darò una grande festa,
bruceremo ogni scudo,
le cattive parole, i pregiudizi e i coltelli.
Stasera farò un immenso rogo,
porta tutte le armi, le indecisioni, ogni paura.
Credits
Writer(s): Matteo Romagnoli
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