Stonato

affacciato a questa mia finestra
guardo l'arno che era il nostro mare
e oggi, oggi è triste come quell'orchestra
che non ha più voglia di suonare
guardo il cielo azzurro di settembre
come quando andavo ancora a scuola
rassegnato a vivere per sempre
l'infinito di una vita sola
cominciata stando a quel che dice la mia mamma
sotto un acquazzone fossi dante ed avessi un po di voce
le regalerei una canzone
e allora prendo in mano la chitarra
e sotto il segno dell'acquario
mentre il mondo gioca a far la guerra
io gioco a prendermi sul serio
e oggi canto finalmente come un gatto innamorato
ed il bello è che non me ne frega niente
di essere stonato
affacciato a questa mia finestra
accarezzo il viso di firenze
mentre il pezzo meglio della vita nostra sfonda i muri
con le sue frequenze
ha gia i tuoi occhi e la tua risata
quella dolcezza che non ha rivali
di me alla mano di qualche idea sbagliata
come si addice ai bastian contrari
e penso al babbo che dalla sua sedia mi diceva sempre
un te la pigliare
la vita è tutta una commedia
che ti fa piangere ed un attimo dopo sbellicare
e allora prendo in mano la chitarra e sotto questo lampadario che di notte illumina la terra
io provo a prendermi sul serio
e a cantare dolcemente come un gatto inamorato ed il bello non me ne frega niente di essere stonato
come un pavi-- un papi ma icchè dico maestro
maestro fermi l'orchestra che ho sbagliato e poi devo ripiglià fiato un so mia un allodola
e la notte è una pellicola
ed il giorno è una fotografia
e mi risveglio che è gia domenica
e nel letto ci sei tu angelo nella vita mia
e prendo in mano la chitarra
sotto il segno dell'acquario
mentre il mondo gioca a far la guerra
io gioco a prendermi sul serio
e oggi canto finalmente
come un uomo che è rinato
e sei bella e a me non men frega niente
di essere stonato come un gatto innamorato
un bambino appena nato
stonato stonato



Credits
Writer(s): Giuseppe Dati, Leonardo Pieraccioni
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