Malatesta
Dei campi rigati, bestemmie e sudore
di schiene ormai stanche di reggere il sole
tu cantami o Diva di un'ira funesta e molesta
si tinsero i prati di un altro colore
si tinse il Matese di un'altra opinione
di boia tremarono al suono d'anarchica festa
Malatesta Si udirono l'eco di un'alba lontana
si videro uomini alzarsi cadere
dipinger di rosso due anni di una settimana
ma la lingua che ti scioglie in maledizione
ma la bocca che mordi la mano al padrone
Malatesta che hai usato pensare la rivoluzione
Pagherai Dei campi rigati, bestemmie e sudore
di schiene ormai stanche di reggere il sole
tu cantami o Diva di un'ira funesta e molesta
si tinsero i prati di un altro colore
si tinse il Matese di un'altra opinione
di boia tremarono al suono d'anarchica festa
e i boia tremarono al suono d'anarchica festa L'odore d'Egitto, il sapore di Siria
di pane argentino, di fumo di Londra
ed ora ha la causa nel cuore della Patagonia
è un dolore di sogni, di vino e utopia
di carne bruciata e di prigionia
di guardia alla porta del tempo che scivola via
ma dove memoria non può più il bastone
e dove il silenzio si spande la voce
dei mille che ancora si giurano sopra il tuo nome
sarà sveglia la bella addormentata
poco importa quel che costerà
se una lacrima o una granata
Libertà Libertà Libertà!
Malatesta
di schiene ormai stanche di reggere il sole
tu cantami o Diva di un'ira funesta e molesta
si tinsero i prati di un altro colore
si tinse il Matese di un'altra opinione
di boia tremarono al suono d'anarchica festa
Malatesta Si udirono l'eco di un'alba lontana
si videro uomini alzarsi cadere
dipinger di rosso due anni di una settimana
ma la lingua che ti scioglie in maledizione
ma la bocca che mordi la mano al padrone
Malatesta che hai usato pensare la rivoluzione
Pagherai Dei campi rigati, bestemmie e sudore
di schiene ormai stanche di reggere il sole
tu cantami o Diva di un'ira funesta e molesta
si tinsero i prati di un altro colore
si tinse il Matese di un'altra opinione
di boia tremarono al suono d'anarchica festa
e i boia tremarono al suono d'anarchica festa L'odore d'Egitto, il sapore di Siria
di pane argentino, di fumo di Londra
ed ora ha la causa nel cuore della Patagonia
è un dolore di sogni, di vino e utopia
di carne bruciata e di prigionia
di guardia alla porta del tempo che scivola via
ma dove memoria non può più il bastone
e dove il silenzio si spande la voce
dei mille che ancora si giurano sopra il tuo nome
sarà sveglia la bella addormentata
poco importa quel che costerà
se una lacrima o una granata
Libertà Libertà Libertà!
Malatesta
Credits
Writer(s): Omar Ghazouli, Alessandro Sipolo
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