Lascia che io sia

Sorseggiati il Baileys e guardati un case porno
Finché la notte ruba un altro giorno
Accendo il forno per cremarci
Bulli che non voglio starci alla mia oppressione
Varca il cancello di una nuova dimensione
C.A.R.T.E.R., segnati sto nome
Specializzazione "turbatore della coscienza"
"demolitore di ogni apparenza"
Truceklan pestilenza che si propaga
Mette il dito nella piaga
Magari la parola non spiega ma il dolore ti piega
Prega Cristo con il cuore e non con la bocca
Giù le carte, ti tocca rischiare di più, puntare di più se vuoi di più
Io non la voglio più la solita minestra
Ieri, oggi, domani, per me niente resta

Lascia che io sia il tuo incubo più grande
Non andare via, accorciamo le distanze

Lascia che io sia il tuo incubo più grande
Non andare via, accorciamo le distanze

Passano i governi, passano gli inverni
Ma noi restiamo fermi, lo Stato non può plagiarmi
Noi portiamo avanti controcultura che spacca i denti
Apri gli occhi: ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri
Parlano di diritti e doveri, parlano di una giusta giustizia
Ma poi strumentalizzano ogni cazzo di notizia
Ogni giorno la fame rimane, la guerra per il pane
Cane mangia cane, letame in cui nuotiamo
Tendimi la mano che andiamo lontano con la fantasia
Dove non esiste ipocrisia, dove l'allegria uccide la malinconia
E cosi sia, scordiamoci di noi stessi
Scordiamoci che un giorno saremo solo polvere e teschi

Lascia che io sia il tuo incubo più grande
Non andare via, accorciamo le distanze

Lascia che io sia il tuo incubo più grande
Non andare via, accorciamo le distanze



Credits
Writer(s): Antonello De Sanctis, Filippo Neviani, Daniele Ronda
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