Il calesse delle favole

Tornare a casa è sempre un viaggio illuminante
Tutto ci scivola all'indietro
Riducendo ad ogni metro le distanze
Passa una zingara che lascia il suo biglietto
Dove c'è scritto, riassumendo:
"Dammi i soldi, ho quindici anni e un figlioletto"

Questo treno è una vetrina delle facce
Questo treno è una babele delle lingue
Questo treno è il mio calesse delle favole
È, è, è... Udine

Il movimento scosta cose indescrivibili
Andare verso qualche cosa sembra avvolgere
Coi fili più invisibili
E il controllore non mi guarda neanche in faccia
"Biglietto prego, la ringrazio"
Poi prosegue lungo tutta la carrozza

Questo treno è un videogioco senza armi
Un caleidoscopio che moltiplica gli sguardi
Questo treno è il mio calesse delle favole
È, è, è... Udine

Suona un telefono che sembra un'astronave
Risponde un uomo a un volume esagerato
Per capirsi nel rumore
Torno da sola, ma mi sento come mille
Sarà che il viaggio verso casa è come un film
Che ci racconta cose belle

E questo treno è una valigia di colori
Questo treno è un mercatino degli odori
Questo treno è il mio calesse delle favole
È, è, è... Udine

(Siamo in arrivo alla stazione di Udine)



Credits
Writer(s): Roberta Bosa, Rebi Rivale
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