L’albero pazzo

"La processione inizia e tra la gente
spettri di secolare ignoranza
pensieri pericolosi

raccolti in arsenali
tra lamiere arrugginite
ricordi paurosi

e la processione è lenta
intrisa di pece nera

santificata profumata di fetido incenso
carne morta dalle mitrie pungenti

pronta a celare la bellezza
con neri paramenti
e stoffe porpora
dai ricchi finimenti

"Che i bambini scendano dall'albero
e che lo sgombrino dai sogni lasciati tra i rami!"

"Che i bambini scelgano creazioni più sicure
e di facile controllo per amore del protocollo.
Che tutti siano concordi
che quest'albero è la rovina
di chi esige ordine e disciplina".

Fiamme alle torce
torce alle fiamme
legno alle lame
le lame al legno

poi lo sputo rende attrito alle mani si inasprisce
il sudore
sulle fronti animali

"Che siano cento colpi e non più di cento
che la folla conti ad alta voce!"
"Che del legno se ne facciano croci
rigidi fiori, mura di cinta
palizzate appuntite"

"Casse armoniche per tamburi potenti
così che i nostri tenenti possano essere contenti"

"Che tutto questo sia per l'alba finito
ed ognuno torni alla propria casa!"

E tutti i bambini guardavano attenti
e tutti i bambini...
e tutti i bambini...



Credits
Writer(s): Francesco Magnelli, Andrea Chimenti
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