L'atlante

La sera si rimesta
La solita minestra
Di calcoli e tempesta...
Cambiando le parole
Gli addendi ed il fattore
Non cambierà colore
Me l'ha detto anche il dottore:
"Pensa bene, Niccolò!" e pensando...
Si annoiò...

La notte uguale al giorno...
L'andata ed il ritorno...
Feriale tale e quale
Al giorno più festivo
È un fatto artificiale
O forse primitivo
E insomma non lo so
Questa notte che farò...
"Pensa bene, Niccolò!"
E pensando avvicinò...
La faccia alla cartina e poi gridò:

"E voglio essere 100 lire
Di tasca in tasca senza capire
Dove vado a finire
In quale borsa benedire...
E voglio essere 100 lire
Il resto andante dell'ambulante
Disegnato col turbante
Sulle carte del mio atlante..."

Se la misura è colma
Il calcolo nell'ombra
Farà un'altra conta
Cercando altre strade
Paesi e contrade...
Paesi delle fate
Questa notte vi amerò
"Pensa bene, Niccolò!"
E pensando ci pensò...
Guardando la cartina poi gridò:

"E voglio essere 100 lire
Di tasca in tasca senza capire
Dove vado a finire
In quale borsa benedire...
E voglio essere 100 lire
Il resto andante dell'ambulante
Disegnato col turbante
Sulle carte del mio atlante..."



Credits
Writer(s): Fausto Mesolella, Giuseppe Maria Salvatore D'argenzio, Mario Tronco, Giuseppe Francesco Servillo
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