Volevo perdonarti, almeno

Ti aspetto dove hai scelto tu,
sul finale,
la corsa era ad ostacoli,
ma reale,
ti assomiglio da quando
mi hai detto "si parte",
poi siamo nati
e mi piego da quando
un dolore qualunque
ci ha allontanati.

Non ho bisogno di te
per poterti indovinare,
tu non dormi da mai,
io sto sveglio da troppe ore.
So così tanto di te
che è un peccato
non sbagliare
e ti sento dall'orgoglio
che è un brandello di noi.

Scordarsi è un abitudine oramai,
talmente prevedibile che ti annoi,
così provi a mandarmi
segnali di resa disordinati,
io che copro distanze
con pezzi d'amore recuperati.

Non ho bisogno di te
per poterti indovinare,
tu non dormi da mai,
io sto sveglio da troppe ore.
E non so dirti perché
ma continuo a continuare
e divido
un sorso d'aria
e tutto il resto
per due.

oh oh

Io ti conosco,
fai pace con le crepe,
gli spigoli del muro.
Io non riesco.
E alla periferia
di un cielo sereno
avrei voluto odiarti almeno.

Non ho bisogno di te
per poterti indovinare,
tu non dormi da mai,
io sto sveglio da troppe ore.

Siamo sporchi di terra,
imbeccati senza pericolo
ed alziamo una birra
a brindare
a un amore in bilico
e scommettere sulla ragione
perdendoci sul più bello
senza stare a pensare
che il cuore ha più stanze
di un bordello.

Io ti conosco.
E alla periferia
di un cielo più sereno
volevo perdonarti almeno.



Credits
Writer(s): Ermal Meta, Niccolo' Agliardi
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