Morta Per Autoprocurato Aborto

La stanza tua piena di fiori
E due coltelli i testimoni di un rito che non ha padroni
Un rito l'unico rimedio a libertà negate, a volontà spezzate
In mezzo al sangue, lei per terra, vinceva la sua guerra
Senza parlare, senza accusare
Dei suoi tre mesi di dolore, di rancore, di timore
Ecco l'immagine e tutto a un tratto mi sembra assurdo
Le strade son di burro, si scivolava
Si sprofondava, che si faceva noi?

Eh, eh, eh, dov'è il coraggio di continuare a dar la vita
Tra le macerie, se la gente non ci sente più?
Forse daranno un paradiso a donne come lei
Che così han deciso e in tutta questa distruzione
Io cerco un'altra direzione, ma sono già molto lontana
Qualcosa brucia dentro me, dentro di me, dentro di me
Si torce l'anima, cos'è successo? Che cosa resta adesso?
Che cosa suono io? Le grida spaesate, le mani morsicate sue



Credits
Writer(s): Gianna Nannini
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