Mistral

Non so cosa sia un attimo di calma
Oggi mare gonfio e una spuma che scoppia
Contro le banchine dove dorme il sole
Oltre il faro a guardia un riparo migliore

Oltre queste palme e tutti i chiavistelli
Per aprire porte di giorni ribelli
Oltre le radici che scavano a fondo
Le tue foglie nuove nel cielo rotondo

Sciogli la tua mano, segui quella vela
Viaggerà sospesa su un mare di cera
Dove anche l'azzurro si fa più feroce
Sfumerà in un gorgo di lampi di luce

Spade e altri trofei appesi alla parete
Entra in quei discorsi che mettono sete
Dove muore il tempo e l'anima risponde
Porti la tua lancia a morire fra le onde

E la Primavera, umida d'amore
Spruzza bouganville di rosso irreale
Squillano narcisi come lampadine
Salutano l'infanzia bambini e bambine

Venti dal tramonto giù dai Pirenei
In rapida discesa sopra i fatti miei
Lungo l'orlo d'ambra della mia bevuta
Sopra questa bocca che bacia e saluta

Sfilano passanti sopra il lungomare
Tonfa il sorcio bigio e riprende a scappare
Ruggine di tubi e alberghi disperati
A ospitare braci di muti peccati

Dove va la sera, carica d'attese
Sciolta in una calma di luci sospese
L'orizzonte terso che ti si fa tana
Equilibri fieri sul filo di lama

Riempi questa tela, portami lontano
Fà che la mia corsa non sia corsa invano



Credits
Writer(s): Gerardo Attanasio
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