Stefan Zweig

Inseguiti dai fulmini, sacrificati al mare
avremo mani bianche per sentire il sole
luminosi e perfetti come i passi nella neve
e i tramonti di ieri nei racconti a sonagli
ma io, io, dove sono stato
che mi sembra di non aver mai vissuto
e io, dove sono stato
che mi sembra di non aver mai vissuto
l'anima della tempesta
la danza di un ventaglio
è tutto ciò che resta.
Giudico senza sapere cosa sia stato di me
delle mie corse leggere sulle colline assolate
alla ricerca perduta del mio sangue impreciso
dell'impossibile amore fra sentimento e distante
ma io, io, dove sono stato
che non mi sembra di aver mai vissuto
e io, dove sono stato
che non mi sembra di aver mai vissuto
eppure spuntano i bucaneve e corrono le autostrade
senza nemmeno dirsi addio
come vorrei ingannarmi ancora
e avere sete
come vorrei ingannarmi ancora
io sempre distratto e fuori tempo
lucido le scarpe e preparo l'infinito
cento gocce dentro ad un bicchiere.



Credits
Writer(s): Andrea Franchi, Matteo Carbone, Michele Pazzaglia, Paolo Benvegnù
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