Parenti
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Prima dell'uovo, della gallina nasce una stella santa
Che ci partorisce col sorriso già vestiti, già un metro e ottanta
Con in sottofondo un leggero istinto di sopravvivenza
Che ci evita di mangiare al Mc, di bere il vino della mensa
Tu ci rivedi in me, chi vedi? Ad occhio nudo vedo un teschio
Però te lo dico meglio domani, però se muoio non esco
Allora facciamoli ora due calcoli, vale davvero la pena
Passare tutti i sogni a guarire la vita terrena?
E dimenticarsi dei ponti della parentela
Che accomuna tutti i corpi, e non esagero, giuro, nell'atmosfera
Via via che si evolve il rito del convenevole
La pulizia, il sesso in qualcosa di più responsabile, consapevole
Sullo schermo di un telefono, che sai che dall'altra parte
Probabilmente c'è un tuo parente che recita una parte
E poi affacciarsi nel frigo, in una stanza senza finestra
Chiedere alla luna al neon se la famosa vita era questa
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
In principio ci sono solo pareggi e parcheggi liberi
Poi passa una buona dose di vento e di tempo tra gli alberi
E con i mesi nei quali l'ovaia si adatta
Il ciclo è la controprova che i mesi sono una suddivisione esatta
Poi l'Africa trova la via, la vita, scendono gli uomini iniziali
Prima del servizio di leva, prima dei ceppi razziali
Tu mi assomigli, fratello, mostrami se anche il tuo sangue è rosso
Certo che siamo in due, ma non ti conosco, mi levi le mani di dosso?
E poi la monarchia o se preferite la democrazia
Comunque hanno fatto più vittime per esempio dell'anarchia
E l'invenzione del denaro per pagare l'assicurazione
Che è alquanto una contraddizione come la sottrazione
Perché non siamo mortali, non siamo morali, più semplicemente non siamo
Tutta la vita a bussare alla porta delle banconote "signore, possiamo?"
Spermatozoi per sempre, schizzati, scazzati, viziati e viziosi
Liberi nel senso del tempo libero delle domeniche in cui ti riposi
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Prima dell'uovo, della gallina nasce una stella santa
Che ci partorisce col sorriso già vestiti, già un metro e ottanta
Con in sottofondo un leggero istinto di sopravvivenza
Che ci evita di mangiare al Mc, di bere il vino della mensa
Tu ci rivedi in me, chi vedi? Ad occhio nudo vedo un teschio
Però te lo dico meglio domani, però se muoio non esco
Allora facciamoli ora due calcoli, vale davvero la pena
Passare tutti i sogni a guarire la vita terrena?
E dimenticarsi dei ponti della parentela
Che accomuna tutti i corpi, e non esagero, giuro, nell'atmosfera
Via via che si evolve il rito del convenevole
La pulizia, il sesso in qualcosa di più responsabile, consapevole
Sullo schermo di un telefono, che sai che dall'altra parte
Probabilmente c'è un tuo parente che recita una parte
E poi affacciarsi nel frigo, in una stanza senza finestra
Chiedere alla luna al neon se la famosa vita era questa
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
In principio ci sono solo pareggi e parcheggi liberi
Poi passa una buona dose di vento e di tempo tra gli alberi
E con i mesi nei quali l'ovaia si adatta
Il ciclo è la controprova che i mesi sono una suddivisione esatta
Poi l'Africa trova la via, la vita, scendono gli uomini iniziali
Prima del servizio di leva, prima dei ceppi razziali
Tu mi assomigli, fratello, mostrami se anche il tuo sangue è rosso
Certo che siamo in due, ma non ti conosco, mi levi le mani di dosso?
E poi la monarchia o se preferite la democrazia
Comunque hanno fatto più vittime per esempio dell'anarchia
E l'invenzione del denaro per pagare l'assicurazione
Che è alquanto una contraddizione come la sottrazione
Perché non siamo mortali, non siamo morali, più semplicemente non siamo
Tutta la vita a bussare alla porta delle banconote "signore, possiamo?"
Spermatozoi per sempre, schizzati, scazzati, viziati e viziosi
Liberi nel senso del tempo libero delle domeniche in cui ti riposi
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Quando mi guardi a cosa pensi?
Penso agli eventi e che siamo tutti parenti
Se il primo uomo è stato uno
Siamo parenti, siamo fratelli di ognuno
Credits
Writer(s): Jacopo D'amico
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