Sogno di Natale
SOGNO DI NATALE
Sulla linea del fronte è lontano il Natale
in questo buio dicembre, in questa fredda trincea
non si sanno scaldare le mie braccia nel sonno
e io vorrei svegliarmi con una tazza di sogni
Solo quelli ricordo, quelli sognati all'alba
che mi fanno leggero il cammino nel giorno
Ma chi porta il mattino sembra non ascoltare
Forse anche per lui duemila anni son troppi
a raccogliere stelle e riappenderle in cielo
a tagliare sudari e liberare farfalle
Bastan piccoli sogni, quelli grandi fan male
non mi stanno negli occhi mi si allargano al cuore
Serve un'altra cometa
per portarli alla vita
Ma è lontana la stella
Deve scendere in terra perché arrivi la luce
Navigare sull'acqua spalancare le porte
E sedersi nelle piazze entrare nelle chiese.
Apro gli occhi e da sveglio mi ritrovo a pensare
A una vita di pace a una terra di tutti
Ai fratelli soldati che ritornano ai campi
A mia madre seduta a aspettare mio padre
Alle bimbe ai semafori che ora ascoltano fiabe
A una nuova giustizia nata in una capanna
Ma è lontana la stella
finchè resta nel cielo
per guidarci alla pace
Deve scendere in terra e viaggiare sui treni
Regalarsi in un bacio in una stretta di mano
Contagiare gli uomini col coraggio dei sogni
E si spegne il rumore di questa guerra crudele
Per un attimo tace tutto l'odio del mondo
Ma è lontano Natale niente stelle per terra
E io ti avevo chiesto solo piccoli sogni
Sulla linea del fronte è lontano il Natale
in questo buio dicembre, in questa fredda trincea
non si sanno scaldare le mie braccia nel sonno
e io vorrei svegliarmi con una tazza di sogni
Solo quelli ricordo, quelli sognati all'alba
che mi fanno leggero il cammino nel giorno
Ma chi porta il mattino sembra non ascoltare
Forse anche per lui duemila anni son troppi
a raccogliere stelle e riappenderle in cielo
a tagliare sudari e liberare farfalle
Bastan piccoli sogni, quelli grandi fan male
non mi stanno negli occhi mi si allargano al cuore
Serve un'altra cometa
per portarli alla vita
Ma è lontana la stella
Deve scendere in terra perché arrivi la luce
Navigare sull'acqua spalancare le porte
E sedersi nelle piazze entrare nelle chiese.
Apro gli occhi e da sveglio mi ritrovo a pensare
A una vita di pace a una terra di tutti
Ai fratelli soldati che ritornano ai campi
A mia madre seduta a aspettare mio padre
Alle bimbe ai semafori che ora ascoltano fiabe
A una nuova giustizia nata in una capanna
Ma è lontana la stella
finchè resta nel cielo
per guidarci alla pace
Deve scendere in terra e viaggiare sui treni
Regalarsi in un bacio in una stretta di mano
Contagiare gli uomini col coraggio dei sogni
E si spegne il rumore di questa guerra crudele
Per un attimo tace tutto l'odio del mondo
Ma è lontano Natale niente stelle per terra
E io ti avevo chiesto solo piccoli sogni
Credits
Writer(s): Giorgio Cordini
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