C'è un'aria
Dagli schermi di casa
Un signore raffinato e una rossa decisa con il gomito appoggiato
Ti danno il buongiorno sorridendo e commentando
Con interviste filmate
Ti raccontano a turno a che punto sta il mondo
E su tutti i canali arriva la notizia
Un attentato, uno stupro, o se va bene una disgrazia
Che diventa un mistero di dimensioni colossali
Quando passa dal video a quei bordelli di pensiero che chiamano giornali
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
Ed ogni avvenimeno di fatto si traduce
In tanti "sembrerebbe" "si vocifera" "si dice"
Con titoli ad effetto che coinvolgono la gente
In un gioco a rialzo che riesce a dire tutto senza dire niente
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
Lasciateci aprire le finestre
Lasciateci alle cose veramente giuste
E fateci pregustare l'insolita letizia di stare per almeno dieci anni senza una notizia
In questo grosso mercato di opinioni concorrenti
Puoi pescarti un'idea tra le tante stravaganti
E poi ci son le ricerche, tanti pensieri alternativi
Che ti saltano addosso come le marche dei preservativi
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
E c'è un gusto morboso nel mestiere d'informare
Uno sfoggio di pensieri senza mai l'ombra di un dolore
E le miserie umane raccontate come film gialli
Sono tragedie oscene che soddisfano la fame di queste avidi sciacalli
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
Lasciateci almeno l'ignoranza che è molto meglio della vostra idea di conoscenza
Che quasi fatalmente chi ama troppo l'informazione
Oltre a non sapere niente è anche più coglione
Gli inviati speciali testimoniano gli eventi
con audaci primi piani e inquadrature
di persone disperate che stanno per impazzire
Di bambini denutriti cosi ben fotografati, messi in posa per morire
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
Sarà una coincidenza o forse opportunismo
intervenire se conviene, forse, è una regola del giornalismo
E quando anno scoperto i politici corrotti
Che gran polverone: lo sapevate da sempre e siete stati belli zitti
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
Lasciateci col gusto dell'assenza
Lasciatemi da solo con la mia esistenza
Che se mi raccontate la mia vita di ogni giorno
Finisce che non credo neanche a ciò che è intorno
Ma la televisione che ti culla dolcemente
Presa a piccole dosi direi che è come un tranquillante
La si dovrebbe trattare in tutte le famiglie
con lo stesso rispetto che è giusto avere per una lavastoviglie
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
E guardando i giornali con un minimo di ironia
Li dovremo sfogliare come romanzi di fantasia
Che poi il giorno dopo, o anche il giorno stesso
Vanno molto bene
per accenre il fuoco
o per andare al cesso
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
Che mi manca, che mi manca, che manca l'aria
Un signore raffinato e una rossa decisa con il gomito appoggiato
Ti danno il buongiorno sorridendo e commentando
Con interviste filmate
Ti raccontano a turno a che punto sta il mondo
E su tutti i canali arriva la notizia
Un attentato, uno stupro, o se va bene una disgrazia
Che diventa un mistero di dimensioni colossali
Quando passa dal video a quei bordelli di pensiero che chiamano giornali
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
Ed ogni avvenimeno di fatto si traduce
In tanti "sembrerebbe" "si vocifera" "si dice"
Con titoli ad effetto che coinvolgono la gente
In un gioco a rialzo che riesce a dire tutto senza dire niente
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
Lasciateci aprire le finestre
Lasciateci alle cose veramente giuste
E fateci pregustare l'insolita letizia di stare per almeno dieci anni senza una notizia
In questo grosso mercato di opinioni concorrenti
Puoi pescarti un'idea tra le tante stravaganti
E poi ci son le ricerche, tanti pensieri alternativi
Che ti saltano addosso come le marche dei preservativi
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
E c'è un gusto morboso nel mestiere d'informare
Uno sfoggio di pensieri senza mai l'ombra di un dolore
E le miserie umane raccontate come film gialli
Sono tragedie oscene che soddisfano la fame di queste avidi sciacalli
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
Lasciateci almeno l'ignoranza che è molto meglio della vostra idea di conoscenza
Che quasi fatalmente chi ama troppo l'informazione
Oltre a non sapere niente è anche più coglione
Gli inviati speciali testimoniano gli eventi
con audaci primi piani e inquadrature
di persone disperate che stanno per impazzire
Di bambini denutriti cosi ben fotografati, messi in posa per morire
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria
Sarà una coincidenza o forse opportunismo
intervenire se conviene, forse, è una regola del giornalismo
E quando anno scoperto i politici corrotti
Che gran polverone: lo sapevate da sempre e siete stati belli zitti
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria
Lasciateci col gusto dell'assenza
Lasciatemi da solo con la mia esistenza
Che se mi raccontate la mia vita di ogni giorno
Finisce che non credo neanche a ciò che è intorno
Ma la televisione che ti culla dolcemente
Presa a piccole dosi direi che è come un tranquillante
La si dovrebbe trattare in tutte le famiglie
con lo stesso rispetto che è giusto avere per una lavastoviglie
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
E guardando i giornali con un minimo di ironia
Li dovremo sfogliare come romanzi di fantasia
Che poi il giorno dopo, o anche il giorno stesso
Vanno molto bene
per accenre il fuoco
o per andare al cesso
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
C'è un'aria, un'aria, ma un'aria...
Che mi manca, che mi manca, che manca l'aria
Credits
Writer(s): Giorgio Gaberscik, Alessandro Luporini
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