A Me Di Te

Sire, chiedo il permesso per andare fuori a compiere il mio dovere
E fare giustizia in questa terra, in questa terra di impostori
Posso, sire? Che dice, sire?
Uccidili tutti!

Come vedi, a me di te
Non me ne fre-fre-frega una se-
Ti finisco, finché sei sul mio disco
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono

È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio

Vento in poppa, come un veliero
Vengo in bocca, come a Va-
Che in verità è una donna
A me sta bene, il mondo è vario
Vladimir era invertito, un travestito al contrario

"Davvero?" Certo, l'ho visto a Porto Cervo
Esplodevo come a Chernobyl, dopo il suo concerto
Eravamo nel suo camerino a bere vino
Io l'ho spinto in bagno, lui m'ha detto "In tutti i mari"
"In tutti i laghi, non capisci, mi bagno"

Con una corda l'ho legato sul divano
Lui mi ha detto "Questa corda mi ricorda"
"Il mio compagno di scuola media"
"Si chiamava Massimo, chiavava al massimo"
"Una media alta, mi inculava come i Mass Media"

Gli ho risposto "Complimenti"
Gli ho abbassato i pantaloni
E sotto aveva un tanga e quattro assorbenti
Giù le mutande, liquido fuori da questo glande
Tira su tutto come le canne
Mi sono fatto

Come vedi, a me di te
Non me ne fre-fre-frega una se-
Ti finisco, finché sei sul mio disco
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono

È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio

Ho le palle come a bowling
Mistero, ho avuto più erezioni
Che soldi dalle edizioni, vii lancio
Maledizioni in rima, Aleister Crowley
L'arte la paghi, giocano a carte tra ladri

Per un futuro, senza nome come quella parte
Che sta tra le palle e il buco del culo
Finti pass, etichette senza fan
Dietro l'onda, "Così fan tutte" come Tinto Brass

Mi venga un colpo di genio, rigenero
Il mio disco piace anche a tuo padre, come un genero
Il sangue ci ribolle, il vero rap non parla di gioielli
E di assegni bancari

Finché spendi soldi di famiglia
Come i gioielli, dopodiché sistemerai le cipolle sopra i bancali
Nella testa ho così tanti nemici
Prima o poi li becco tutti come i preti, l'ICI

Come vedi, a me di te
Non me ne fre-fre-frega una se-
Ti finisco, finché sei sul mio disco
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono

È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio

Taglio la tua testa, la metto in una scatola
E vado a Buona Domenica
Appena la conduttrice chiede
"Quante donne per te perdono la testa?"
Lancio la scatola gridando "Buona domenica"

Oggi la gente guarda La Vita In Diretta
Praticamente se passi la vita
Vivendo indirettamente la vita degli altri
È una vita indiretta
In TV non c'è niente di vero, e tu non darmi retta

"I Ragazzi Della Via Pàl" sopra un grande UFO
Vecchi senza palle, sembrate Grande Puffo
Divento pazzo, ragiono in lingua volgare
Mi frega la figa, non mi frega un cazzo

Rap Neorealista, in bianco e nero
Tu Vale-, "Io Donna" come la rivista
È il quarto anno che mi invitano a Sanremo
E che rifiuto una somma che per metà avresti offerto la vista

Come vedi, a me di te
Non me ne fre-fre-frega una se-
Ti finisco, finché sei sul mio disco
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono

È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
È solo un gioco ma in pochi lo capiscono
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio



Credits
Writer(s): Leigh Vincent Elliott, Fabrizio Tarducci
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