In delirio

Giunto alle remote sponde del soliloquio, fin qua tutto bene
Solitudine profonde fortune per farmi capire che conviene
Un viaggio di molti bagliori e falene assai fuori nel loro daffare
Ho qualche pretesa di giustificare le incomode tentazioni

La mia Penelope tesse il ritratto di me che non so se tornare
Come una mitica cosa che valga la pena di rappresentare

Distrutto, baby, spossato, mia piccola da ogni pietosa sciocchezza
Che una marmaglia di predicatori vestiva con ogni certezza
Distrutto, baby, spossato, mia piccola da ogni pietosa certezza
Che una marmaglia di polli e caproni gestiva con ovvia sciocchezza

Penetro il folto di fronte, alle spalle, le onde mi stanno a guardare
Ostaggio, cordoglio, mi sono rapito nel bosco delle sparizioni
E parlo a me stesso e mi voglio lontano da tutti quei rompicoglioni

La mia Penelope tesse il ritratto di me che non so se tornare
Come una mitica cosa che valga la pena di rappresentare

Distrutto, baby, spossato, mia piccola da ogni pietosa sciocchezza
Che una marmaglia di predicatori vestiva con ogni certezza
Distrutto, baby, spossato, mia piccola da ogni pietosa certezza
Che una marmaglia di polli e caproni gestiva con ovvia sciocchezza

Vago nel folto di fronde in delirio



Credits
Writer(s): Cristiano Godano, Gianluca Bergia, Riccardo Tesio, Daniele Ambrosoli
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