Dormitorio Pubblico
Scarpe più grandi dei piedi
Case di carta carbone
Storie di deserti urbani
Il mondo è sempre spaccato a metà
Ci sono letti di pietra la sera
Per disperati giù in mezzo ai bidoni
Da festeggiare, che Dio ci perdoni
Come a Natale coi termosifoni
Che dormitorio pubblico, la mia citta
La notte ha un ritmo brasiliano che va
E sopra i marciapiedi, bassa qualità
Di vite ormai deragliate spaccate a metà
Se non arriva al cuore dove la gente muore
Presto o tardi morirà il nostro amore
E stanotte se mi guardo intorno sto male
Che dormitorio pubblico la mia città
La faccia nera del mondo sta qua
Ai figli del duemila un destino bastardo
E il nostro sole che arriva sempre, sempre in ritardo
Ma cos'hai da guardare, baby, mi dai da fumare
Io in questa stazione ci dormo e so, non potro' più partire
Io mi ricordo che avevo un nome
Ma non lo posso mangiare né bere
Un giorno non mi saprò più sveglare
Sarò la spazzatura da riciclare
Che dormitorio pubblico la mia città
La notte ha un ritmo brasiliano che va
E sopra i marciapiedi quante verità
Di vite ormai deragliate, spaccate a metà
Ma è un dormitorio pubblico la mia città
La notte balla con la scimmia che va
Che viaggia sulle spalle armate delle bande
Dalle croci di guerra sulle teste rapate
È un dormitorio
La notte ha un ritmo brasiliano che va
In giro con le bande e sbatte forte in testa
E col consenso di tutti sballa pure la festa
È un dormitorio, sì
È un dormitorio
Che dormitorio
Case di carta carbone
Storie di deserti urbani
Il mondo è sempre spaccato a metà
Ci sono letti di pietra la sera
Per disperati giù in mezzo ai bidoni
Da festeggiare, che Dio ci perdoni
Come a Natale coi termosifoni
Che dormitorio pubblico, la mia citta
La notte ha un ritmo brasiliano che va
E sopra i marciapiedi, bassa qualità
Di vite ormai deragliate spaccate a metà
Se non arriva al cuore dove la gente muore
Presto o tardi morirà il nostro amore
E stanotte se mi guardo intorno sto male
Che dormitorio pubblico la mia città
La faccia nera del mondo sta qua
Ai figli del duemila un destino bastardo
E il nostro sole che arriva sempre, sempre in ritardo
Ma cos'hai da guardare, baby, mi dai da fumare
Io in questa stazione ci dormo e so, non potro' più partire
Io mi ricordo che avevo un nome
Ma non lo posso mangiare né bere
Un giorno non mi saprò più sveglare
Sarò la spazzatura da riciclare
Che dormitorio pubblico la mia città
La notte ha un ritmo brasiliano che va
E sopra i marciapiedi quante verità
Di vite ormai deragliate, spaccate a metà
Ma è un dormitorio pubblico la mia città
La notte balla con la scimmia che va
Che viaggia sulle spalle armate delle bande
Dalle croci di guerra sulle teste rapate
È un dormitorio
La notte ha un ritmo brasiliano che va
In giro con le bande e sbatte forte in testa
E col consenso di tutti sballa pure la festa
È un dormitorio, sì
È un dormitorio
Che dormitorio
Credits
Writer(s): Maurizio Piccoli, Loredana Berte'
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