La Linea D'Ombra - Live In Taormina/2011

È un racconto, in realtà, non è una canzone

La linea d'ombra
La nebbia che io vedo a me davanti
Per la prima volta nella vita mia mi trovo
A saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo

Mi offrono un incarico di responsabilità
Portare questa nave verso una rotta che nessuno sa
È la mia età a mezz'aria
In questa condizione di stabilità precaria

Ipnotizzato dalle pale del ventilatore sul soffitto
Mi giro e mi rigiro sul mio letto
Mi muovo col passo pesante in questa stanza umida
Di un porto che non ricordo il nome

Il fondo del caffè confonde il dove e il come
E per la prima volta so cos'è la nostalgia, la commozione
Nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione
Per ogni strappo un porto, per ogni porto in testa una canzone

È dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione
Senza preoccupazione, soltanto fare ciò che c'è da fare
E cullati dall'onda notturna sognare
La mamma, il mare

Mi offrono un incarico di responsabilità
Mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante
Mi hanno detto che la paga è interessante
E che il carico è segreto ed importante

Il pensiero della responsabilità si è fatto grosso
È come dover saltare al di là di un fosso
Che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato
Saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto

Di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura
Cosa sarò? Dove mi condurrà la mia natura?
La faccia di mio padre prende forma nello specchio
Lui giovane, io vecchio

Le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio
"La vita non è facile, ci vuole sacrificio"
"Un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione"
Arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione

E adesso è questo giorno di monsone
Col vento che non ha una direzione
Guardando il cielo un senso di oppressione
Ma è la mia età, dove si sa come si era, non si sa dove si va, cosa si sarà

Che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ci vivono accanto
E attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera
Dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera
E ho paura di essere mangiato e ho paura anche di mangiare

Mi perdo nelle letture, i libri dello zen, il vangelo
L'astrologia che mi racconta il cielo
Galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare
Ma questa linea d'ombra non me lo fa incontrare

Mi offrono un incarico di responsabilità
Non so cos'è il coraggio, se prendere e mollare tutto
Se scegliere la fuga o affrontare questa realtà
Difficile da interpretare ma bella da esplorare

Provare a immaginare dove sarò
Quando avrò attraversato il mare
Portato questo carico importante a destinazione
Dove sarò al riparo dal prossimo monsone?

Mi offrono un incarico di responsabilità
Domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto per partire
Getterò i bagagli in mare, studierò le carte
Aspetterò di sapere per dove si parte, quando si parte

E quando passerà il monsone dirò
"Levate l'ancora. Dritta, avanti tutta"
"Questa è la rotta, questa è la direzione"
"Questa è la decisione"



Credits
Writer(s): Michele Centonze, Lorenzo Cherubini
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