Vita in Ita
All I want
All my life
Is all alone
All alive
Benvenuti, questa è il mio habitat
Questa è la mia nazione
Dove muovo i miei passi
Lontano dai riflettori
E sulle spalle il peso della quotidianità
Chiamate un marinaio, che venga a sciogliere i miei nodi
Da questa gola, grida mentre infilano chiodi
Dopo chiamate un ladro, una di queste notti
A rubare via le borse sotto i miei occhi
Il mio paese muore davanti a me, ma
Ne faccio parte, è pure la mia galera
Rinchiuso a chiave in un mondo peccatore
Mente in prigione, prega San Vittore
Prima fra luci di ribalta, pedane
Gratti una carta, hai un paradiso artificiale
Poi tutti lucidi alla fine del weekend
Per camminare a piedi nudi fra le ortiche
E accumuliamo fino alla pensione
Solo la fame tiene la tua mente in tensione
Sennò è l'età a calmare le tue pretese
Preghiere in chiese, targa da impiegato del mese
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
La quotidianità è una cella, ingabbia
È vento che cancella passi nella sabbia
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
Guardo l'orologio, è già il giorno dopo
Caffè e poi di nuovo nel traffico in cui affogo
Sento freddo, afa, mi muovo a fatica
Precario, ma è normale, è per tutti così qua
Alzo gli occhiali, ammicco alla bellavita
Ma lei è miope ed è a distanza infinita
Cerco il cielo, è lontano, mo' chiedo arimo
Ma le mura di Guantanamo non cadono
Nella città di chi ha le mani di Vishnu o stai al ritmo
O ti esplode il cervello come un Pitbull
Qui la tua identità va a rotoli
Spendi una banconota, poi un'altra l'arrotoli
Dimmi cosa è più opportuno
Continuare a lavorare e non deludere nessuno?
Come Azid, è morto in cantiere, infortunio
Lavoro in nero non deve sapere nessuno
È come selezione naturale
Il dito puntato è selezione del personale
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
La quotidianità è una cella, ingabbia
È vento che cancella passi nella sabbia
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
Guardo l'orologio, è già il giorno dopo
Caffè e poi di nuovo nel traffico in cui affogo
È la mia vita qui in Italia
Impari in fretta il magnamagna
Nella vasca dei piranha
Sveglio il lunedì ho la settimana piena
Un conto alla rovescia non rovescia lo schema
E la routine come un colpo di fucile
Ha il bossolo sottile, ferisce e non uccide
Metti il trucco e la tua faccia sorride
Vita dentro una bugia, la verità uccide
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
La quotidianità è una cella, ingabbia
È vento che cancella passi nella sabbia
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
Guardo l'orologio, è già il giorno dopo
Caffè e poi di nuovo nel traffico in cui affogo
All my life
Is all alone
All alive
Benvenuti, questa è il mio habitat
Questa è la mia nazione
Dove muovo i miei passi
Lontano dai riflettori
E sulle spalle il peso della quotidianità
Chiamate un marinaio, che venga a sciogliere i miei nodi
Da questa gola, grida mentre infilano chiodi
Dopo chiamate un ladro, una di queste notti
A rubare via le borse sotto i miei occhi
Il mio paese muore davanti a me, ma
Ne faccio parte, è pure la mia galera
Rinchiuso a chiave in un mondo peccatore
Mente in prigione, prega San Vittore
Prima fra luci di ribalta, pedane
Gratti una carta, hai un paradiso artificiale
Poi tutti lucidi alla fine del weekend
Per camminare a piedi nudi fra le ortiche
E accumuliamo fino alla pensione
Solo la fame tiene la tua mente in tensione
Sennò è l'età a calmare le tue pretese
Preghiere in chiese, targa da impiegato del mese
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
La quotidianità è una cella, ingabbia
È vento che cancella passi nella sabbia
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
Guardo l'orologio, è già il giorno dopo
Caffè e poi di nuovo nel traffico in cui affogo
Sento freddo, afa, mi muovo a fatica
Precario, ma è normale, è per tutti così qua
Alzo gli occhiali, ammicco alla bellavita
Ma lei è miope ed è a distanza infinita
Cerco il cielo, è lontano, mo' chiedo arimo
Ma le mura di Guantanamo non cadono
Nella città di chi ha le mani di Vishnu o stai al ritmo
O ti esplode il cervello come un Pitbull
Qui la tua identità va a rotoli
Spendi una banconota, poi un'altra l'arrotoli
Dimmi cosa è più opportuno
Continuare a lavorare e non deludere nessuno?
Come Azid, è morto in cantiere, infortunio
Lavoro in nero non deve sapere nessuno
È come selezione naturale
Il dito puntato è selezione del personale
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
La quotidianità è una cella, ingabbia
È vento che cancella passi nella sabbia
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
Guardo l'orologio, è già il giorno dopo
Caffè e poi di nuovo nel traffico in cui affogo
È la mia vita qui in Italia
Impari in fretta il magnamagna
Nella vasca dei piranha
Sveglio il lunedì ho la settimana piena
Un conto alla rovescia non rovescia lo schema
E la routine come un colpo di fucile
Ha il bossolo sottile, ferisce e non uccide
Metti il trucco e la tua faccia sorride
Vita dentro una bugia, la verità uccide
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
La quotidianità è una cella, ingabbia
È vento che cancella passi nella sabbia
È la mia vita qua, in Italia, è una battaglia
Guardo l'orologio, è già il giorno dopo
Caffè e poi di nuovo nel traffico in cui affogo
Credits
Writer(s): Giacomo Giuseppe Romano
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