Ballata per Ciriaco Saldutto

Lui ha quindici anni, cognome Saldutto
Alunno alle medie, scuola Pacinotti
Venuto di Puglia, "terrone" immigrato
Torino lo boccia e lui s'è impiccato

Per fare chiarezza diciamo: è un delitto
È un altro delitto della repressione
Che usa la legge, il fucile e la scuola
Per farci più servi del nostro padrone

Si sa che il padrone, le sue maestranze
Le vuole istruite e ben educate
Con la sua cultura, la sua disciplina
Lui plasma i servi di ogni officina

La tua cultura e del tuo paese
Sia chiaro, "terrone", va buttata via
La scuola ti dà un'altra cultura
Quella dei padroni e della borghesia

E tu puoi scordare l'azzurro del cielo
Di Puglia e il dialetto della tua terra
Tuo cielo è la FIAT, tua terra è Torino
La scuola, Saldutto, è il campo di guerra

Ma non c'è battaglia, non c'è condizioni
"Terrone", ti adegui oppure accadrà
Che la repressione di tutti i padroni
Con l'arma del voto, ti escluderà

Così a quindici anni ti han tolto anche il cielo
E in cambio ti han dato un vuoto di niente
E l'ultimo gioco che ti hanno lasciato
È un pezzo di corda e ti sei impiccato

Per fare chiarezza diciamo: è un delitto
Un altro delitto della repressione
Che usa la legge, il fucile, la scuola
Per farci più servi del nostro padrone



Credits
Writer(s): Selmoco, Ivan Della Mea
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