Respiro (Versione Acustica)
Perché saranno gli occhi a dirci tutto di noi
I denti bianchi come latte
come un dolce con la panna e quante candeline
a scandire il tempo ferme come bamboline.
In ordine perfetto tutti i ricordi
tu ti ricordi come dimenticare
dimentica di amare di meritare
ma la felicità si tocca ed è reale
è come questo cielo lontano ma vicino
che fa muovere i passi verso il proprio destino
e dalla bocca che mi da il respiro
se il profumo ricorda le cose
delle cose ricorda il profumo
saranno gli occhi del cielo a non lasciarmi mai
a darmi quello che tu non mi hai dato mai
saranno i sorrisi degli altri quelli che non ti aspetti
a non farti sentire i tuoi difetti
saranno i raggi del sole
in qualunque direzione a illuminare l'italia
saranno gli applausi a colmare quel vuoti
che poi se ci pensi resta ancora più vuoto
Sono una macchina del tempo fatta di luce
che attraversa lo spazio e corre veloce
che disegna le rotte
verso luoghi che non hanno giorno
luoghi che non hanno notte
e le note si fanno strada
cavalcate dalle parole
come valchirie che tagliano l'aria
e la spada è il riflesso che si propaga
saranno gli occhi del cielo a non lasciarmi mai
a darmi quello che tu non mi hai dato mai
saranno i sorrisi degli altri quelli che non ti aspetti
a non farti sentire i tuoi difetti
saranno i raggi del sole
in qualunque direzione a illuminare l'italia
saranno gli applausi a colmare quel vuoto
che poi se ci pensi resta ancora più vuoto
perché sarà il tuo corpo
verso il mio
a dare un senso a questo oblio
sarò io a cambiare il mondo
come un idea
alzando il vento e la marea
le parole rendono magico questo momento
e da ogni volto che incontro prendo esempio
saranno le occasione perse a darti valore
delle cose perse e poi ritrovate altrove
saranno gli occhi del cielo a non lasciarmi mai
a darmi quello che tu non mi hai dato mai
saranno i sorrisi degli altri quelli che non ti aspetti
a non farti sentire i tuoi difetti
saranno i raggi del sole
in qualunque direzione a illuminare l'italia
saranno gli applausi a colmare quel vuoti
che poi se ci pensi resta ancora più vuoto
I denti bianchi come latte
come un dolce con la panna e quante candeline
a scandire il tempo ferme come bamboline.
In ordine perfetto tutti i ricordi
tu ti ricordi come dimenticare
dimentica di amare di meritare
ma la felicità si tocca ed è reale
è come questo cielo lontano ma vicino
che fa muovere i passi verso il proprio destino
e dalla bocca che mi da il respiro
se il profumo ricorda le cose
delle cose ricorda il profumo
saranno gli occhi del cielo a non lasciarmi mai
a darmi quello che tu non mi hai dato mai
saranno i sorrisi degli altri quelli che non ti aspetti
a non farti sentire i tuoi difetti
saranno i raggi del sole
in qualunque direzione a illuminare l'italia
saranno gli applausi a colmare quel vuoti
che poi se ci pensi resta ancora più vuoto
Sono una macchina del tempo fatta di luce
che attraversa lo spazio e corre veloce
che disegna le rotte
verso luoghi che non hanno giorno
luoghi che non hanno notte
e le note si fanno strada
cavalcate dalle parole
come valchirie che tagliano l'aria
e la spada è il riflesso che si propaga
saranno gli occhi del cielo a non lasciarmi mai
a darmi quello che tu non mi hai dato mai
saranno i sorrisi degli altri quelli che non ti aspetti
a non farti sentire i tuoi difetti
saranno i raggi del sole
in qualunque direzione a illuminare l'italia
saranno gli applausi a colmare quel vuoto
che poi se ci pensi resta ancora più vuoto
perché sarà il tuo corpo
verso il mio
a dare un senso a questo oblio
sarò io a cambiare il mondo
come un idea
alzando il vento e la marea
le parole rendono magico questo momento
e da ogni volto che incontro prendo esempio
saranno le occasione perse a darti valore
delle cose perse e poi ritrovate altrove
saranno gli occhi del cielo a non lasciarmi mai
a darmi quello che tu non mi hai dato mai
saranno i sorrisi degli altri quelli che non ti aspetti
a non farti sentire i tuoi difetti
saranno i raggi del sole
in qualunque direzione a illuminare l'italia
saranno gli applausi a colmare quel vuoti
che poi se ci pensi resta ancora più vuoto
Credits
Writer(s): Massimiliano Dagani, Marco Zangirolami, Francesco Tarducci
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