Il Vestito Del Violinista
Era il vestito del violinista che vedevamo sventolare
Il giorno che passò la guerra sulle rovine della Cattedrale
Dietro le ombre e la polvere fino al sonno e alla fame
Fino all'Albergo dei Poveri sull'asfalto e il catrame
Così che il vento lo muoveva come si muove una bandiera
Come un angelo in mezzo al cielo, come una fiaccola nella sera
E vedevamo con i nostri occhi alla fine della preghiera
Fucilare i feriti sul portone della galera
Ed era quello l'unico suono ed a quel suono marciavamo
Nell'acqua nera delle risaie ed in mezzo ai campi senza più grano
Dove il vestito del violinista stava seduto ad aspettare
Che ritornassero i prigionieri come onde dal mare
Ma poi l'esercito si fece avanti e gridavamo "Assassini!
Fermatevi! Non vedete, noi siamo i bambini!"
Fino a che tutto diventa rosso e non si può più guardare
Tutto diventa rosso e non si deve guardare
Non c'era strada per andare avanti, non c'era strada per ritornare
Non c'era rotta né direzione da recuperare
Solo il vestito del violinista come una macchia più scura
Come un fantasma nella foresta dentro la nostra paura
E d'improvviso fu tutto fermo nell'immanenza del temporale
Quando l'effimero divenne eterno come una statua di sale
Quando il vestito del violinista fu seppellito nel cielo
Come un'immagine, una pittura, come qualcosa che non era vero
Così sentimmo nell'aria forte la ridondanza delle campane
Come un ricordo che faceva piangere, come l'odore del pane
Come vedere spuntare il sole dall'altra parte del muro
E falegnami e filosofi fabbricare il futuro
Il giorno che passò la guerra sulle rovine della Cattedrale
Dietro le ombre e la polvere fino al sonno e alla fame
Fino all'Albergo dei Poveri sull'asfalto e il catrame
Così che il vento lo muoveva come si muove una bandiera
Come un angelo in mezzo al cielo, come una fiaccola nella sera
E vedevamo con i nostri occhi alla fine della preghiera
Fucilare i feriti sul portone della galera
Ed era quello l'unico suono ed a quel suono marciavamo
Nell'acqua nera delle risaie ed in mezzo ai campi senza più grano
Dove il vestito del violinista stava seduto ad aspettare
Che ritornassero i prigionieri come onde dal mare
Ma poi l'esercito si fece avanti e gridavamo "Assassini!
Fermatevi! Non vedete, noi siamo i bambini!"
Fino a che tutto diventa rosso e non si può più guardare
Tutto diventa rosso e non si deve guardare
Non c'era strada per andare avanti, non c'era strada per ritornare
Non c'era rotta né direzione da recuperare
Solo il vestito del violinista come una macchia più scura
Come un fantasma nella foresta dentro la nostra paura
E d'improvviso fu tutto fermo nell'immanenza del temporale
Quando l'effimero divenne eterno come una statua di sale
Quando il vestito del violinista fu seppellito nel cielo
Come un'immagine, una pittura, come qualcosa che non era vero
Così sentimmo nell'aria forte la ridondanza delle campane
Come un ricordo che faceva piangere, come l'odore del pane
Come vedere spuntare il sole dall'altra parte del muro
E falegnami e filosofi fabbricare il futuro
Credits
Writer(s): Francesco De Gregori
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.