La concordia de' pianeti: XXI. Recit. Mercurio, Saturno e Giove – Più belle sempre furo'

Più belle sempre furo
Da quel punto che ad essa
Si dier vassalle e ne seguir l'esempio

Perché appreser da lei come s'unisca
La maestade al vezzo
La dolcezza al contegno
E la modestia al brio

Più numerose
Tu sempre le vedrai, poiché o rivolga
Placido il ciglio ed apra il gentil labbro
O sol la destra stenda o muova un passo
Sempre e in ogni guardo, in ogni accento
E in ogni cenno ed in ogn'atto Elisa
Grazie novelle alle sue grazie aggiunge

Or vedi, o dea, se de' celesti applausi
Degna fia la gran donna

Essa ti vince
Di bellezza nel pregio
Se virtude è quel bel che più si apprezza
Vinta è la dea dall'eroina e vinta
Vedrai ben tosto ancor quella che vanti
Povera gloria ed infelice onore
D'esser madre d'Amore



Credits
Writer(s): Antonio Caldara
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