La bohème, SC 67 / Act 1: "Questo Mar Rosso"

Questo Mar Rosso mi ammollisce e assidera
Come se addosso mi piovesse in stille
Per vendicarmi, affogo un Faraon
Che fai?

Nei cieli bigi
Guardo fumar dai mille comignoli Parigi
E penso a quel poltrone
Di un vecchio caminetto ingannatore
Che vive in ozio come un gran signor

Le sue rendite oneste
Da un pezzo non riceve

Quelle sciocche foreste
Che fan sotto la neve?

Rodolfo, io voglio dirti un mio pensier profondo
Ho un freddo cane

Ed io, Marcel, non ti nascondo
Che non credo al sudore della fronte

Ho ghiacciate le dita
Quasi ancora le tenessi immollate
Giù in quella gran ghiacciaia che è il cuore di Musetta

L'amore è un caminetto che sciupa troppo

E in fretta

Dove l'uomo è fascina

E la donna è l'alare

L'uno brucia in un soffio

E l'altro sta a guardare

Ma intanto qui si gela

E si muore d'inedia

Fuoco ci vuole

Aspetta, sacrifichiam la sedia

Eureka!

Trovasti?


Aguzza l'ingegno, l'idea vampi in fiamma

Bruciamo il Mar Rosso?
No, puzza la tela dipinta
Il mio dramma
L'ardente mio dramma ci scaldi

Vuoi leggerlo forse? Mi geli

No, in cener la carta si sfaldi
E l'estro rivoli ai suoi cieli
Al secol gran danno minaccia
E Roma in periglio

Gran cor

A te l'atto primo

Qua

Straccia

Accendi

Che lieto baglior
Che lieto baglior

Già dell'Apocalisse appariscono i segni
In giorno di vigilia non si accettano pegni
Una fiammata

Zitto, si dà il mio dramma

Al fuoco

Lo trovo scintillante

Vivo

Ma dura poco

La brevità, gran pregio

Questi intermezzi fan morire d'inedia, presto

Atto secondo

Non far sussurro



Credits
Writer(s): Giacomo Puccini, Francesco Degrada, Mark Herman, Ronnie Apter
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