Male al cubo

Male, male, male,
tanto poi va sempre male,
perché io ci spero sempre,
ma poi tutto porta a niente.
Brutto, brutto, brutto,
io mi vedo così brutto,
oggi non mi va di uscire,
non ho più niente da dire.
Voglio restare così,
non voglio aprirmi più,
mi chiudo dentro qui,
ma poi arrivi tu,
e in fondo niente è perduto, perduto per sempre,
quando hai amato perdutamente,
ciò che hai tenuto nascosto per sempre
muore e si spegne e non resta niente.

Male, male, male,
io mi faccio sempre male,
dico che non voglio niente,
io mi atteggio indifferente.
Troppo, troppo, troppo,
forse ho amato anche troppo
se c'è un limite lo ignoro
e dico mi basto da solo.
Per aver detto no,
ci chiaman frigide;
per aver detto sì,
ci chiaman zoccole.
Ma in fondo niente è perduto, perduto per sempre,
quando hai amato perdutamente,
ciò che hai tenuto nascosto per sempre
muore e si spegne e non resta niente.

Non mi importa dei soldi,
li avrei comunque spesi in cazzate;
non mi importa neanche del dolore,
perché forse così qualcosa l'ho imparato;
e il tempo cazzo,
quello non te lo ridà nessuno.

Niente è perduto, perduto per sempre,
quando hai amato perdutamente,
ciò che hai tenuto nascosto per sempre,
muore e si spegne e non resta niente.



Credits
Writer(s): Manuel Cuni, Stefano Maggiore
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