Fecondità

Perché non governi la tua lingua?
Perché non l'ammutolisci un poco?
Perché se ti ribella il sangue
Non provi a giocare questo gioco?

C'era una volta la Parola
E poi la Parola fu tradita
Togliti i panni da Iscariota Giuda!
E indossa una bella museruola

Se fossimo capaci di tacere
Quanto ci riesce facilmente di parlare
Avremo un'esistenza più felice
Lo dice un saggio e ci si può fidare

Lo so che ti piace intervenire
E che ti esonda la bocca vanitosa
Ma quant'è triste tu non sappia capire
Che è forse la cosa più preziosa è stare qua

A riflettere un po
Sulla fecondità di una quiete immobile

Stare qua
Ad avvantaggiarsi un po
Della fecondità di una quiete immobile

Fammi ascoltare il tuo silenzio
Prova a scoprire che puoi farlo parlare
Non c'è bisogno di farne una sentenza
Col tuo non dire potresti conquistare

Potresti udire, potresti disprezzare
E poi capire, se serve accusare
E in ogni caso mettila in archivio
Anche lo stolto se tace sembra un savio

Vieni qua
A riflettere un po
Sulla fecondità di una quiete immobile

Vieni qua
Ad avvantaggiarti un po
Della fecondità di una quiete immobile

Di ciò di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa

Di cio di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa

Di cio di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa

Di cio di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa



Credits
Writer(s): Gianluca Bergia, Riccardo Tesio, Cristiano Godano
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