Lupa

La città s'accende
naufraghiamo in questo buio trasparente,
prego Dio che l'unica dispersa non sia io
che esista un altro vuoto uguale al mio.
Lascio il fairplay nella mia tana nuda,
seguo la scia dei bar come una lupa,
cerco uno sguardo, un'anima, un richiamo
che giri fuori orario, come uno sguardo umano.
che ha fame d'aria e che mi mangerà
Ma giura che ci sei, nella notte che va via,
il tuo cielo senza stelle è casa mia,
va la tua lingua sulle mie ferite,
con i sapori e le bugie delle nostre vite
faremo un brindisi.
Seguirò le impronte che hai lasciato,
segnali e sogni che aspettano in agguato
per affilarsi le unghie un'altra volta
in queste notti lunghe con la memoria corta,
sui fianchi larghi di una breve eternità.
Poi siamo lì, con gli occhi dentro gli occhi,
il mio bicchiere voglio solo che trabocchi,
sento il calore del tuo fiato
sul mio cuore che non grida più.
Lupa, sarebbe se fossi tu.
Ma giura che ci sei, nella notte che va via,
il tuo cielo senza stelle è casa mia,
va la tua lingua sulle mie ferite,
con i sapori e le bugie delle nostre vite
faremo un brindisi.



Credits
Writer(s): Maurizio Piccoli, Ornella Vanoni
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