Requiem
è il mio disegno contorto a darmi conforto
una messa a morto che mi sveglia quando dormo per darmi il buongiorno
conto i giorni che ho trascorso sepolto coi miei nella città che è andata in corto dove il cielo azzurro è un bel ricordo
qua la gente si attacca a ogni seno infetto che allatta
persi in un incubo di ovatta e di un dio idiota che ricatta
ciò che ci disadatta ci riscatta e ci fornisce ad arte
le istruzioni dettagliate per non farne parte
cammini con il gregge verso il tritacarne
il mondo si eregge su carne trita avariata gonfia di larve
assorbe pianti e sangue due novembre sulle tombe
a oriente un cielo giallo fluorescente splende mentre piange bombe
chi ne risponde qua non c'è risposta
quanto costa scendere da questa giostra gira senza sosta
sedermi stretto con voi servi in mostra coi vermi di sta fossa
sto in compagnia migliore e rispetto la vostra
tutti grandi artisti con grandi canzoni grandi emozioni
grandi la merda sopra voi grandi campioni
i vostri figli si sono castrati scordano i coglioni
perdono il rispetto hanno già eletto i demoni a queste elezioni
cavie evase dai laboratori
mutazioni roditori intrusi nella stanza dei bottoni
fuori soffia un vento freddo che trasforma i tuoi sorrisi in paresi
restate offesi in simbiosi con la mia nemesi
sono gli esiti di un mondo sotterrato dal cemento armato
e un angelo malato incoronato da filo spinato
è la mia sposa morta che mi porta scrivere le rime
per la sigla della fine niente da capire
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem il suono che ti uccide
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem la musica che uccide e poi ti illumina
ti porta a muovere i passi insicuri su un precipizio
poi dipinge l'infinito illuminato da un altro solstizio
compie il supplizio inflitto al tuo corpo non si commuove
se piange è falsa vuole ingannarti e portarti altrove
dove riesce a negare che esista che è in carne ed ossa
ma se credi alla sua pista sicuro che prendi una svista
poi impari ciò che ti insegna per partito preso
ma capisci che è falsa quando leggi lo scherno nel suo sorriso
a denti stretti superi paura la segui da sola
lei non implora sei tu che ti offri al taglio della gola
è pietra viva che si inoltra nella carne viva
decisa fa ciò che deve senza remore rapisce e porta alla deriva
ha occhi vitrei e labbra immobili che mostra da sopra un trono
non parli la sua lingua ma impari il significato di ogni suo suono in fretta
segui le orme che disegna
e se prima la amavi senza riserve ora la cerchi per la vendetta
avverti fili d'aracnide dalle sue dita
che muovono il controllo di ogni singola parte della sua vita
sei avvolta stretta sua chela
imprigionata negli angoli più bui e remoti ignoti della sua ragnatela
dove si gela dove fai parte di una schiera
dove numero uno abbraccia numero zero mentre si dispera
dove la sera non chiudi occhio e cerchi il senso
e provi a sciogliere catene che ti imprigionano per sempre nel suo tempo
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem il suono che ti uccide
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem la musica che uccide e poi ti illumina
una messa a morto che mi sveglia quando dormo per darmi il buongiorno
conto i giorni che ho trascorso sepolto coi miei nella città che è andata in corto dove il cielo azzurro è un bel ricordo
qua la gente si attacca a ogni seno infetto che allatta
persi in un incubo di ovatta e di un dio idiota che ricatta
ciò che ci disadatta ci riscatta e ci fornisce ad arte
le istruzioni dettagliate per non farne parte
cammini con il gregge verso il tritacarne
il mondo si eregge su carne trita avariata gonfia di larve
assorbe pianti e sangue due novembre sulle tombe
a oriente un cielo giallo fluorescente splende mentre piange bombe
chi ne risponde qua non c'è risposta
quanto costa scendere da questa giostra gira senza sosta
sedermi stretto con voi servi in mostra coi vermi di sta fossa
sto in compagnia migliore e rispetto la vostra
tutti grandi artisti con grandi canzoni grandi emozioni
grandi la merda sopra voi grandi campioni
i vostri figli si sono castrati scordano i coglioni
perdono il rispetto hanno già eletto i demoni a queste elezioni
cavie evase dai laboratori
mutazioni roditori intrusi nella stanza dei bottoni
fuori soffia un vento freddo che trasforma i tuoi sorrisi in paresi
restate offesi in simbiosi con la mia nemesi
sono gli esiti di un mondo sotterrato dal cemento armato
e un angelo malato incoronato da filo spinato
è la mia sposa morta che mi porta scrivere le rime
per la sigla della fine niente da capire
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem il suono che ti uccide
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem la musica che uccide e poi ti illumina
ti porta a muovere i passi insicuri su un precipizio
poi dipinge l'infinito illuminato da un altro solstizio
compie il supplizio inflitto al tuo corpo non si commuove
se piange è falsa vuole ingannarti e portarti altrove
dove riesce a negare che esista che è in carne ed ossa
ma se credi alla sua pista sicuro che prendi una svista
poi impari ciò che ti insegna per partito preso
ma capisci che è falsa quando leggi lo scherno nel suo sorriso
a denti stretti superi paura la segui da sola
lei non implora sei tu che ti offri al taglio della gola
è pietra viva che si inoltra nella carne viva
decisa fa ciò che deve senza remore rapisce e porta alla deriva
ha occhi vitrei e labbra immobili che mostra da sopra un trono
non parli la sua lingua ma impari il significato di ogni suo suono in fretta
segui le orme che disegna
e se prima la amavi senza riserve ora la cerchi per la vendetta
avverti fili d'aracnide dalle sue dita
che muovono il controllo di ogni singola parte della sua vita
sei avvolta stretta sua chela
imprigionata negli angoli più bui e remoti ignoti della sua ragnatela
dove si gela dove fai parte di una schiera
dove numero uno abbraccia numero zero mentre si dispera
dove la sera non chiudi occhio e cerchi il senso
e provi a sciogliere catene che ti imprigionano per sempre nel suo tempo
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem il suono che ti uccide
è il suono di chi muore che ti spegne il cuore supera il tuo limite
al limite oltre la soglia di ogni dolore
chi trova pace la vede quindi la domina
requiem la musica che uccide e poi ti illumina
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