La Fenice (feat. Kaos One)
Se se Colle der Fomento, Danno, Masito, don Kaos
Dj Baro, 2006 secondo atto!
La fenice
(rit.) Basta un niente e tutto salta,
tutto tende all'essere distrutto:
tutto cambia.
Una fenice risorge dalla cenere,
torna al fuoco per quanto tu la possa uccidere.
Provaci,
toccami le ali e bruciati,
sei niente,
solo un'altra vittima:
abituati.
Una fenice risorge dalla cenere,
torna al fuoco per quanto tu la possa uccidere...
(Kaos1) ...e in più
tocca anche sorridere, sennò sei fuori standard;
"bisognerà uccidere", ma è solo propaganda.
Rimanda, perché decidere è una domanda,
comanda solo chi sa dirigere sta banda...
Ci si tramanda solo rimedi in plastica,
qua ogni realtà sarà una lavanda gastrica,
ma chi ne mastica avrà un boccone amaro
se la ricetta classica ha il sapore di curaro.
Ora lascia che sia chiaro:
'sta roba non ritorna
e l'ombra dietro al sipario
mi sembra che ancora dorma...
Si informa che lo scenario sta cambiando
e di norma gira al contrario
e non ti sta aspettando.
Prova a dirmi quando,
vediamo se procedere: manco me lo domando
cos'altro ci può succedere
se una fenice risorge dalla cenere,
se una fenice risorge dalla cenere...
Rit.
(Masito) Sono sguardi che uccidono,
damme
rispetto dove tutto intorno è fuoco e fiamme...
Società crack, con il rap che si espande,
ma so come lasciare la mia firma
e questo è l'importante.
Se brucia tutto quanto,
la morte quando viene te se incolla
e non esiste santo...
Ed io, che credo manco tanto,
li vedo 'sti bastardi stare in piedi
mentre i buoni sono al campo santo.
Sputo sangue e canto,
con i nervi a fior di pelle,
i piedi nella merda e lo sguardo sulle stelle:
i sogni non costano niente,
sò come la speranza, ma mai abbastanza realmente...
E allora muovo i miei passi:
a volte tutto bene a volte calci ai sassi.
La gente è una caciara, tocca sopportarsi,
ma io manco te vedo, tipo, "m'arimbarzi"...
Parlo, parlo, e nun me senti,
e manco se ce metto l'anima tu t'accontenti:
tu vuoi cuore, testa, e tutto quello che c'è intorno,
pensi che vai alla grande, ma stai toccando il fondo,
in fondo...
Rit.
(Danno) E mi ritrovo di nuovo come dentro a un videogioco:
mi fanno fuori se non mi sbrigo, se non mi muovo
schivo...
Evito la presa a male totale,
drastica,
ma il mondo è una violenza dalla nascita...
Lascia che sia un'idea a guidarti,
anche se nessuno ha più il coraggio di ascoltarti,
altro che tafferugli:
tengo a bada gli sciacalli,
mi muovo sottoterra dentro i tunnel come i Charlys...
Che gioco giocano gli dei?
E intanto i ragazzini si fanno le spade di Special K.
E' un rate:
le previsioni sono peggiorate,
la gente compra i sogni, fa i bagagli e amen.
L'umanità che fa? Sta affondando:
hanno costruito feticci fatti di stracci e fango,
è una carestia e non si sta placando,
calma piatta in mare,
ma è lava e mi sta ustionando...
Provaci, toccami le ali e bruciati:
sei niente,
solo un'altra vittima,
fottiti...
Una fenice risorge dalla cenere,
torna al fuoco per quanto tu la possa uccidere.
Dj Baro, 2006 secondo atto!
La fenice
(rit.) Basta un niente e tutto salta,
tutto tende all'essere distrutto:
tutto cambia.
Una fenice risorge dalla cenere,
torna al fuoco per quanto tu la possa uccidere.
Provaci,
toccami le ali e bruciati,
sei niente,
solo un'altra vittima:
abituati.
Una fenice risorge dalla cenere,
torna al fuoco per quanto tu la possa uccidere...
(Kaos1) ...e in più
tocca anche sorridere, sennò sei fuori standard;
"bisognerà uccidere", ma è solo propaganda.
Rimanda, perché decidere è una domanda,
comanda solo chi sa dirigere sta banda...
Ci si tramanda solo rimedi in plastica,
qua ogni realtà sarà una lavanda gastrica,
ma chi ne mastica avrà un boccone amaro
se la ricetta classica ha il sapore di curaro.
Ora lascia che sia chiaro:
'sta roba non ritorna
e l'ombra dietro al sipario
mi sembra che ancora dorma...
Si informa che lo scenario sta cambiando
e di norma gira al contrario
e non ti sta aspettando.
Prova a dirmi quando,
vediamo se procedere: manco me lo domando
cos'altro ci può succedere
se una fenice risorge dalla cenere,
se una fenice risorge dalla cenere...
Rit.
(Masito) Sono sguardi che uccidono,
damme
rispetto dove tutto intorno è fuoco e fiamme...
Società crack, con il rap che si espande,
ma so come lasciare la mia firma
e questo è l'importante.
Se brucia tutto quanto,
la morte quando viene te se incolla
e non esiste santo...
Ed io, che credo manco tanto,
li vedo 'sti bastardi stare in piedi
mentre i buoni sono al campo santo.
Sputo sangue e canto,
con i nervi a fior di pelle,
i piedi nella merda e lo sguardo sulle stelle:
i sogni non costano niente,
sò come la speranza, ma mai abbastanza realmente...
E allora muovo i miei passi:
a volte tutto bene a volte calci ai sassi.
La gente è una caciara, tocca sopportarsi,
ma io manco te vedo, tipo, "m'arimbarzi"...
Parlo, parlo, e nun me senti,
e manco se ce metto l'anima tu t'accontenti:
tu vuoi cuore, testa, e tutto quello che c'è intorno,
pensi che vai alla grande, ma stai toccando il fondo,
in fondo...
Rit.
(Danno) E mi ritrovo di nuovo come dentro a un videogioco:
mi fanno fuori se non mi sbrigo, se non mi muovo
schivo...
Evito la presa a male totale,
drastica,
ma il mondo è una violenza dalla nascita...
Lascia che sia un'idea a guidarti,
anche se nessuno ha più il coraggio di ascoltarti,
altro che tafferugli:
tengo a bada gli sciacalli,
mi muovo sottoterra dentro i tunnel come i Charlys...
Che gioco giocano gli dei?
E intanto i ragazzini si fanno le spade di Special K.
E' un rate:
le previsioni sono peggiorate,
la gente compra i sogni, fa i bagagli e amen.
L'umanità che fa? Sta affondando:
hanno costruito feticci fatti di stracci e fango,
è una carestia e non si sta placando,
calma piatta in mare,
ma è lava e mi sta ustionando...
Provaci, toccami le ali e bruciati:
sei niente,
solo un'altra vittima,
fottiti...
Una fenice risorge dalla cenere,
torna al fuoco per quanto tu la possa uccidere.
Credits
Writer(s): Walter Buonanno, Massimiliano Piluzzi, Simone Eleuteri, Marco Fiorito
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