Porcellone

Guardami un po' in faccia, porcellone, hai la faccia da maiale.
Ti ho visto nudo sul balcone, avanti ed indietro a passeggiare.
Forse sei convinto d'esser solo, non hai proprio pudore,
Se solo ti vedeva la mia bimba, che trauma, che orrore.
Non mi importa niente se c'e' caldo e tu ti senti scoppiare
E poi ti puo' vedere anche mia moglie, non me la puoi scioccare.
Mia moglie è una santa e certe cose non le vuole vedere
E invece prendi il sole, te ne freghi e le mostri il sedere
Razza di porcello dove vivi, qui siamo a Milano;
Tutto il giorno nudo, t'ho scoperto anche con quella cosa in mano.
E' ingobile, davvero disgustoso, non hai il minimo rispetto,
La mia signora ormai soffre d'insonnia e si rigira nel letto.
Anche la mia bimba è sconcertata, non riesce piu' a giocare,
A questo punto penso che qualcosa la debbo pure fare.
Non credo che sia necessario chiamar la Polizia,
Me la sbrighero' da sola, la cosa è sola mia.
Mi armo di coraggio, attraverso e lo vado a trovare;
Quel porco maledetto in qualche modo me la deve pur pagare,
Pensa bene a quel che devo dire, suono il campanello
Sto per scaricargli un pugno in faccia, ma è follemente bello.
Mi prende per la vita, mi aggredisce, mi bacia sulla bocca.
Io sto perdendo dolcemente i sensi, è mano sapiente che mi tocca



Credits
Writer(s): Fabio Piccaluga
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