L'impresa eccezionale

Dove vai? Se cerchi in giro non la troverai
La strada è sempre buia se
Prima non guardi dentro te

Stamattina sopra la città c'era un sole caraibico
Ero pieno di energie e di idee, e col proposito
Di compiere un'impresa eccezionale sono sceso in strada
Per trovare un socio, forse una guida
Qualcuno che mi aiuti a vincere la sfida
Di realizzare qualcosa che ti faccia ricordare
Dalla gente, che sia qualcosa "di unico e di grande"
Così nei pressi dello stagno di Cologno
Vedo una tipa bella come un sogno che fa il bagno
Quindi mi avvicino, porgo la mano, "Piacere, sono Ax"
Poi le spiego il mio piano
Lei dice, "Ciao, io sono Susan dei Fighetti (Ciao)
Quando passo lascio i giovanotti
Cotti, infatti li sconvolgo con il mio sedere
Ballo sul cubo come mestiere, sposare un calciatore
È la mia più grande aspirazione
Oltre all'aprire un centro di liposuzione per ballerine"
"Scusa non mi sembra un'impresa a me affine (No?)
E poi al ballo e al calcio non son molto incline"

L'impresa eccezionale è essere normale
Che oramai qui da noi non è più banale
L'impresa eccezionale è essere normale
Che non vale realizzare almeno l'essenziale, dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai, la strada è sempre buia se
Prima non guardi dentro te

Lascio quindi la tipa e riprendo il mio cammino
Sul sentiero che da Vimodrone porta da Mago Merlino
Entro nel bosco cercando un posto un po' più fresco
Sempre più ossessionato dall'impresa eccezionale, da un ideale
Quando noto un fricchettone sotto un pesco che legge "Il Capitale" di Marx
Sotto braccio l'Unità, mi saluta a pugno chiuso e poi mi fa
"Ciao, sono Antoncarlo Cuggiani, io recito, canto e scrivo poi, cioè
So' mmembro der collettivo
Girano voci che cerchi soci capaci
Di compiere imprese eccezionali perciò mi piaci
Ho una proposta, se ci vuoi stare
L'unica impresa eccezionale è la revoluçion compare"
E per iniziare mi propone di occupare l'Esselunga
E farne uno spaccio di cibi macrobiotici e proiettare nel reparto casalinghi
Una rassegna di film neorealistici austriaci
"Va bene, Antoncarlo, ci potrei anche stare", drin-drin
Da sotto il kafia estrae un cellulare
"Ue Renè, sì non preoccuparti, certo che ci vengo al party
Vengo col Range e il Fifi con la Porsche dei puffi", poi chiude e dice
"Devo andare, per la festa del Renato la revoluçion può aspettare!"

L'impresa eccezionale è essere normale
Che oramai qui da noi non è più banale
L'impresa eccezionale è essere normale
Che non vale realizzare almeno l'essenziale, dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai, la strada è sempre buia se
Prima non guardi dentro te

Ormai si era fatta sera, l'atmosfera
Era passata da calda e leggera a fredda e nera
Era nera come il mio umore, avevo quasi rinunciato a cercare
Quando passando di fianco al castello delle fate
Vedo un tipo con un chiosco che vende patate fritte
Pere cotte, caramelle al latte e mele glassate, mi dice
"Ciao, io sono Mario Bianchi, senti qua
Sono studente fuori corso all'università
So che stai cercando un'impresa eccezionale
Posso darti un consiglio in via confidenziale?
Ancora quattro esami e poi mi laureo
Faccio due lavori per pagarmi il mutuo
Della casa, ho una mamma e una sorella a carico
E compro tutto a rate, anche il frigorifero"
A quel punto ho intuito il consiglio che m'avrebbe dato
Con rispetto poi l'ho salutato
E pensieroso a casa mi sono avviato
Sul portone mi sono fermato "a guardare una stella
Sono molto preoccupato, il silenzio m'ingrossava la cappella
Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano
Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza è partita la mia mano"

L'impresa eccezionale è essere normale
Che oramai qui da noi non è più banale
L'impresa eccezionale è essere normale
Che non vale realizzare almeno l'essenziale, dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai, la strada è sempre buia se
Prima non guardi dentro te



Credits
Writer(s): Lucio Dalla, Alessandro Aleotti, Vito Perrini
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