Come uno su mille
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
Uno su mille
Sono nato in un ospedale normale
In una maniera comune
Nella vetrina ero uguale alla miniatura di un clone
La fotocopia della copia di un milione
Frutto di un amore anonimo
Tra due anonime persone
Immagino il dottore che mi indica
I parenti, i commenti, i complimenti
Tanto amorevoli quanto ipocriti
Perché ero uno come tanti cioè nessuno in particolare
A forza preso e messo a giocare a una partita
Questo gioco virtuale che ha nome vita
Dove sei originale o cover
E non c'hai un altro gettone quando fai che muovere
È finita devi essere l'uno
O l'uno qualsiasi degli altri nove centonovantanove
Ti mandano sul palco senza fare prove
A scuola c'era il bullo, il bello, il leader, il primo della classe
Il somaro, il dramma delle prime sfide
Il vincitore prendeva tutto come la sua carta
E io m'accontentavo di starmene da parte
In forse a vedere se c'avevo qualche qualità
Perché capivo già che
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
In gioco c'è la vita vita vita
Uno su mille ce la fa
Uno su mille
C'è chi preferisce barare o bluffare in salita
Attaccarsi al primo e farsi trascinare
Come il treno alla locomotiva
Chi non affronta, chi si arrende al secondo problema che incontra,
Chi pretende di mangiare solo se la pappa è pronta
Ma io visto mio padre invecchiare in uno straordinario
Mia madre piangere davanti a un resoconto bancario
E questo è il vocabolario che fu il mio sussidiario
Prima parola salario voce sbarcare il lunario
Quando era un lusso fare il reazionario
Avevo il patema dell'impegato che deve timbrare in orario
Nessuno mi ascoltava se parlavo quindi ho iniziato a stare zitto
Quello che pensavo lo mettevo scritto
Pensieri, frustrazioni, speranze, illusioni
Ho ancora pieni diari di risentimenti e sentimenti vari
Biografia di un destino poco chiaro di gratifica avaro
Di un quotidiano costa caro contrapposto al denaro
Paninaro, relegato per anni al ruolo panchinaro
Un giorno senti lo sparo
Parti di corsa trasmutando tipo lupo mannaro
Non so se per vendetta o per riscatto
Ma il fatto è che qua sotto o spacco o vengo rotto
E dalle stalle alle stelle la prima cosa che scrissi
E come uno su mille mantenni quello che dissi
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
In gioco c'è la vita vita vita
Uno su mille ce la fa
Uno su mille
Guardo dalla finestra com'è cambiata la visuale
Le luci di Milano hanno sostituito il campanile
Una compilation di clacson forma la soundtrack con le sirene
Sostituendo le grida dei bambini e le campane
I pomeriggi sono le mie mattine
Scaldo un po' di pane surgelato
Butto giù col nutellame incorporato
La testa tiene bene, oggi zero postumi
Presupposti ottimi per gli attimi futuri prossimi
So da dove vengo, le storie a cui appartengo
Che sto dicendo, come lo sto facendo
Dove sto andando, chi rappresento
E una cifra di gente ora mi sta ascoltando
E io sono nessuno ma la storia mia può essere d'esempio
La mia storia dice di buttare giù la porta se la trovi chiusa
Che dire non è giusto a volte è una scusa
E non c'entra chi ti dice cosa
È una questione di quanto hai... palle
Di quanto larghe c'hai le spalle
Guarda dentro di te forse ti scoprirai
Uno su mille
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
In gioco c'è la vita vita vita
Uno su mille ce la fa
Uno su mille
Buongiorno, un giorno un gruppo di ragazzi del quartiere
Portò la spesa a mia madre fino a casa
E saperte perché? In segno di rispetto
Ma come è dura la salita
Uno su mille
Sono nato in un ospedale normale
In una maniera comune
Nella vetrina ero uguale alla miniatura di un clone
La fotocopia della copia di un milione
Frutto di un amore anonimo
Tra due anonime persone
Immagino il dottore che mi indica
I parenti, i commenti, i complimenti
Tanto amorevoli quanto ipocriti
Perché ero uno come tanti cioè nessuno in particolare
A forza preso e messo a giocare a una partita
Questo gioco virtuale che ha nome vita
Dove sei originale o cover
E non c'hai un altro gettone quando fai che muovere
È finita devi essere l'uno
O l'uno qualsiasi degli altri nove centonovantanove
Ti mandano sul palco senza fare prove
A scuola c'era il bullo, il bello, il leader, il primo della classe
Il somaro, il dramma delle prime sfide
Il vincitore prendeva tutto come la sua carta
E io m'accontentavo di starmene da parte
In forse a vedere se c'avevo qualche qualità
Perché capivo già che
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
In gioco c'è la vita vita vita
Uno su mille ce la fa
Uno su mille
C'è chi preferisce barare o bluffare in salita
Attaccarsi al primo e farsi trascinare
Come il treno alla locomotiva
Chi non affronta, chi si arrende al secondo problema che incontra,
Chi pretende di mangiare solo se la pappa è pronta
Ma io visto mio padre invecchiare in uno straordinario
Mia madre piangere davanti a un resoconto bancario
E questo è il vocabolario che fu il mio sussidiario
Prima parola salario voce sbarcare il lunario
Quando era un lusso fare il reazionario
Avevo il patema dell'impegato che deve timbrare in orario
Nessuno mi ascoltava se parlavo quindi ho iniziato a stare zitto
Quello che pensavo lo mettevo scritto
Pensieri, frustrazioni, speranze, illusioni
Ho ancora pieni diari di risentimenti e sentimenti vari
Biografia di un destino poco chiaro di gratifica avaro
Di un quotidiano costa caro contrapposto al denaro
Paninaro, relegato per anni al ruolo panchinaro
Un giorno senti lo sparo
Parti di corsa trasmutando tipo lupo mannaro
Non so se per vendetta o per riscatto
Ma il fatto è che qua sotto o spacco o vengo rotto
E dalle stalle alle stelle la prima cosa che scrissi
E come uno su mille mantenni quello che dissi
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
In gioco c'è la vita vita vita
Uno su mille ce la fa
Uno su mille
Guardo dalla finestra com'è cambiata la visuale
Le luci di Milano hanno sostituito il campanile
Una compilation di clacson forma la soundtrack con le sirene
Sostituendo le grida dei bambini e le campane
I pomeriggi sono le mie mattine
Scaldo un po' di pane surgelato
Butto giù col nutellame incorporato
La testa tiene bene, oggi zero postumi
Presupposti ottimi per gli attimi futuri prossimi
So da dove vengo, le storie a cui appartengo
Che sto dicendo, come lo sto facendo
Dove sto andando, chi rappresento
E una cifra di gente ora mi sta ascoltando
E io sono nessuno ma la storia mia può essere d'esempio
La mia storia dice di buttare giù la porta se la trovi chiusa
Che dire non è giusto a volte è una scusa
E non c'entra chi ti dice cosa
È una questione di quanto hai... palle
Di quanto larghe c'hai le spalle
Guarda dentro di te forse ti scoprirai
Uno su mille
Uno su mille ce la fa
Ma come è dura la salita
In gioco c'è la vita vita vita
Uno su mille ce la fa
Uno su mille
Buongiorno, un giorno un gruppo di ragazzi del quartiere
Portò la spesa a mia madre fino a casa
E saperte perché? In segno di rispetto
Credits
Writer(s): Francesco Franco Migliacci, Alessandro Aleotti, Vito Perrini, Roberto Fia
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