Giungla
Non voglio più investire un mal di testa
Per inseguire quella cosa giusta
Perché la cosa giusta non si mangia
È come la camicia abbottonata
Non serve a molto nella giungla
Mio nonno ha perso tutto il suo onore per salvare le sue bambine
Lo hanno portato lontano perché era un uomo con le spine
E fioriva soltanto quando lo permetteva la giungla
Non vesto il destino
Sono nudo come le mie scelte
Mi fanno rimanere vivo
O accovacciato tra le foglie
Mi affido alla luce
Anche se filtra poco
Fa crescere arbusti e genera il fuoco
Poi sono arrivati i temporali
Con il cielo sereno e senza tuoni
Hanno saccheggiato polmoni
Per l'avanguardia guardare avanti
E sentirsi meno selvaggi
Alcune specie si sono estinte
Alcune con poco successo mescolate con le altre
Come sarebbe giusto fare
Non vesto il destino
Sono nudo come le mie scelte
Mi fanno rimanere vivo
O accovacciato tra le foglie
Mi affido alla luce
Anche se filtra poco
È come luce di mare, ma genera il fuoco
Siamo circondati
Non ci resta che cacciare
Contare le lune e aggredire
Magari non siamo tempesta
Ma solo pioggia tropicale
Magari madre natura ci potrà perdonare
Se si crede nel destino
E che le cose debbano andare
Non si è padroni della giungla
Non si è disposti a rischiare
Puoi scegliere di essere preda
Puoi scegliere anche il padrone
Ma non come morire
Ma non come morire
Riprendiamoci le liane
Arrampicandoci per non cadere
Allontanandoci per non vedere
Aggrappandoci per rimanere
Per inseguire quella cosa giusta
Perché la cosa giusta non si mangia
È come la camicia abbottonata
Non serve a molto nella giungla
Mio nonno ha perso tutto il suo onore per salvare le sue bambine
Lo hanno portato lontano perché era un uomo con le spine
E fioriva soltanto quando lo permetteva la giungla
Non vesto il destino
Sono nudo come le mie scelte
Mi fanno rimanere vivo
O accovacciato tra le foglie
Mi affido alla luce
Anche se filtra poco
Fa crescere arbusti e genera il fuoco
Poi sono arrivati i temporali
Con il cielo sereno e senza tuoni
Hanno saccheggiato polmoni
Per l'avanguardia guardare avanti
E sentirsi meno selvaggi
Alcune specie si sono estinte
Alcune con poco successo mescolate con le altre
Come sarebbe giusto fare
Non vesto il destino
Sono nudo come le mie scelte
Mi fanno rimanere vivo
O accovacciato tra le foglie
Mi affido alla luce
Anche se filtra poco
È come luce di mare, ma genera il fuoco
Siamo circondati
Non ci resta che cacciare
Contare le lune e aggredire
Magari non siamo tempesta
Ma solo pioggia tropicale
Magari madre natura ci potrà perdonare
Se si crede nel destino
E che le cose debbano andare
Non si è padroni della giungla
Non si è disposti a rischiare
Puoi scegliere di essere preda
Puoi scegliere anche il padrone
Ma non come morire
Ma non come morire
Riprendiamoci le liane
Arrampicandoci per non cadere
Allontanandoci per non vedere
Aggrappandoci per rimanere
Credits
Writer(s): Renzo Rubino
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