Gli aerei

Mai saresti voluto diventare uguale a tuo padre
Mai avresti voluto far piangere tua madre
E invece adesso ti devi far perdonare
E a pensarci bene
Hai un migliore amico a cui non parli mai di niente
E a pensarci bene
Hai un migliore che non sa niente di te

Scrivi dei mondi che non conosco
Della paura di tutto questo
Dei posti in cui vanno gli aerei
Che guardo dal basso

E scusa davvero se non ho mai pianto
Se tutto finisce nella noia che ci lascia qua
Sarà che riguardo dopo un sacco di tempo
E non l'ho capito qual è il gusto che c'è
E scusa signore, per questa notte
Per quando l'abbraccio e non vedo la faccia che fa
Dimentica i sogni, i gatti e i tralicci
La scala che porta nel tempo, che non tornerà
A questo schifo di età
E non so se è Perugia, se sono questi rami
Mi metto in ginocchio se questo è il buio allora
Io mi stendo qua

Scrivi dei mondi che non conosco
Della paura di tutto questo
Dei posti in cui vanno gli aerei
Che guardo dal basso
Scrivi del mio maledetto presto
Di tutti i cani a ferragosto
Dei luoghi in cui vanno gli aironi
Se qua non c'è posto
Dimmi di quando non mi hai risposto
Della bellezza e di tutto il resto
Ma dove cazzo vanno gli aerei che guardo dal basso?

Hai chiuso la porta, hai spento la luce, hai chiamato a casa
E cazzo, perché non parli mai a cena?
Hai chiuso la porta, hai spento la luce, hai chiamato a casa
E cazzo, perché non parli mai a cena?
Hai chiuso la porta, hai spento la luce, hai chiamato a casa
E cazzo, perché non parli mai a cena?
Hai chiuso la porta, hai spento la luce, hai chiamato a casa
E cazzo, perché non parli mai a cena?
Hai chiuso la porta, hai spento la luce, hai chiamato a casa
E Carlo, perché non parli mai a cena?

Hai chiuso la porta, hai spento la luce, hai chiamato a casa
Mi dici, perché non parli mai a cena?



Credits
Writer(s): Carlo Cianetti
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