È una questione di scelta

Sai di avere nelle tasche un'altra strada,
Una lunga prospettiva e una rincorsa
Per assaltare i treni, stare in piedi fino a tardi
E cucire la tua notte con il giorno.

Ma forse era più facile salire,
Che scender quelle ripide discese
In cui usavi i freni, in cui non eri tu
E preferivi tener chiusa la bocca ...

Perché i moscerini si attaccano sempre,
All'Io peggiore che hai.
Che è come colla, nastro adesivo,
Che strappa via l'orgoglio, quando lo tiri via.

Ed è come se ci fossero mille cerotti
Sopra quel petto pieno di buchi,
Sopra il tuo vero volto martoriato da storie
In cui hai cercato d'esser più cauto e maturo ...

Ma è tutta una questione d'istinto.
Quando puoi chiudere gli occhi lo capisci da solo
E un po' di fatica, per una vittoria
Fa apprezzare anche il doppio un'impresa.

Ma una discesa è pur sempre una discesa.
Quindi: scendi veloce, anzi rotola pure.
Renditi le cose più semplici
Tanto poi ci rivedremo al traguardo.

Ed io salgo a denti stretti ogni salita e ogni strada scoscesa,
Solo con la forza nella gambe che mi rimane
Dopo una lunga gara, dopo una strana corsa,
A chi si spoglia prima,
e poi si ritrova nei propri panni,
ci si riveste e non si nasconde più ...

E si chiude a chiave un bel dolore
Da cui maturano perle da tirare
In un giorno qualunque, a chissà chi,
Per sentirti sempre più saggio e maturo

Ma hai ancora i freni, puzzi di nostalgia,
Il dolore consiglia una maschera ed un vestito elegante ...

Ed anche se gli occhi son sempre gli stessi
Preferisci guardare per terra,
Tenere lo sguardo basso, spento, perché star male per te
È una questione di nobiltà.

Ma in realtà è solo paura
E una punta di amara vergogna
Per le scorciatoie intraprese e per le discese
Ma se a te sta bene a me sta bene ...

Ed io salgo a denti stretti ogni salita ed ogni strada scoscesa,
Solo con la forza nella gambe che mi rimane
Dopo una lunga gara, dopo una strana corsa,
A chi si spoglia prima,
e poi si ritrova nei propri panni,
ci si riveste e non si nasconde più ...*