Notte

Notte, il frigo emette un sibilo,
Parodia di un Ohm industriale
Le fatiche tuffate nel lino
Abbruttiscono il sopire neghittoso delle cose
E tu: che torni spesso a prendermi nel sonno e nella boria
E tu: che hai dipinto le pareti delle stanze che ho abitato
Labirinti senza mura ora che non ci sei più
Costruiti con capelli, tue parole e déjà - vù
Forse mi credevi un angelo asessuato, un menestrello senza vertigini?
Ma l'ultra - uomo cade di fronte all'armeria di una morale senza vanità
E poi non so dipingere, squarciare questo velo che copre il mondo e opacizza i bar
Carrozze le parole che inseguono i pensieri e cercano un colore che non c'è



Credits
Writer(s): Dario Denis Cassiere
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