Non ero io
Mi ricordo ancora steso in quel mattino caldo
pallido marmo cullato da un battito calmo
il sole è alto e picchia sull'asfalto
la gente in strada in massa come in un assalto
una ragazza urla mentre picchia il suo ragazzo
guardo reality dalla finestra del mio palazzo
è sempre lo stesso cazzo di quartiere
e bere belvedere ci rende belve vere
guardo un brasa negli occhi mentre gli dico respira (respira)
la para è forte mica è paraffina
e ci puoi andare a ruota ma poi la ruota si gira
i soldi ti arrotolano e la coca ti tira
non c'è via d'uscita
guardo la zona è una notte lurida
raschio la gola bevo vodka ruvida
ho ancora la bocca umida della tua bocca tutto si blocca
e mi ricordo com'era una volta
una volta
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle notti sotto cassa all'mdma
mi sembra che sia passata già un eternità
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle fughe per la scuola e la maturità
mi sembra che sia passata già un eternità
Mi ricordo amori diventati drammi
dolori diventati grammi
ma il resto è rimasto com'era
solo le preoccupazioni sono diventate grandi
e sono sempre stato bravo con le parole non è per dirlo
ma avrei venduto il fumo pure a uno sbirro
avrei creduto che la notte rendesse immortali
prima che la morte ci rendesse coetanei
un pezzo di pane duro in una vita d'avanzi
e onesto non c'è nessuno e chi non ha una vita ruba la vita a gli altri
e fai fatica a tagliarti
e che non vedi il futuro se c'hai una vita davanti
ma poi il futuro filtra e restano solo tatto old school sulla pelle vintage
piccoli adulti in giubbotti di pelle tinta
amici per la pelle finta
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle notti sotto cassa all'mdma
mi sembra che sia passata già un eternità
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle fughe per la scuola e la maturità
mi sembra che sia passata già un eternità
pallido marmo cullato da un battito calmo
il sole è alto e picchia sull'asfalto
la gente in strada in massa come in un assalto
una ragazza urla mentre picchia il suo ragazzo
guardo reality dalla finestra del mio palazzo
è sempre lo stesso cazzo di quartiere
e bere belvedere ci rende belve vere
guardo un brasa negli occhi mentre gli dico respira (respira)
la para è forte mica è paraffina
e ci puoi andare a ruota ma poi la ruota si gira
i soldi ti arrotolano e la coca ti tira
non c'è via d'uscita
guardo la zona è una notte lurida
raschio la gola bevo vodka ruvida
ho ancora la bocca umida della tua bocca tutto si blocca
e mi ricordo com'era una volta
una volta
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle notti sotto cassa all'mdma
mi sembra che sia passata già un eternità
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle fughe per la scuola e la maturità
mi sembra che sia passata già un eternità
Mi ricordo amori diventati drammi
dolori diventati grammi
ma il resto è rimasto com'era
solo le preoccupazioni sono diventate grandi
e sono sempre stato bravo con le parole non è per dirlo
ma avrei venduto il fumo pure a uno sbirro
avrei creduto che la notte rendesse immortali
prima che la morte ci rendesse coetanei
un pezzo di pane duro in una vita d'avanzi
e onesto non c'è nessuno e chi non ha una vita ruba la vita a gli altri
e fai fatica a tagliarti
e che non vedi il futuro se c'hai una vita davanti
ma poi il futuro filtra e restano solo tatto old school sulla pelle vintage
piccoli adulti in giubbotti di pelle tinta
amici per la pelle finta
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle notti sotto cassa all'mdma
mi sembra che sia passata già un eternità
E non ero io che odiavo sta città
qua nemmeno dio ha provato pietà
dalle fughe per la scuola e la maturità
mi sembra che sia passata già un eternità
Credits
Writer(s): Federico Palana, Piermarco Gianotti
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