Tito
Ah
(Titus)
(Cognominae paterno)
(Amore ac delitiae)
(Generis Humani)
(Titus)
(Cognominae paterno)
(Amore ac delitiae)
(Generis Humani)
Amore e delizia dell'umanità (yeah)
Tito in oriente è una calamità (Titus)
Zero condanne ed è una rarità
Ma la compassione non è una qualità
(Titus) Amore e delizia dell'umanità
Meglio di Britannico meglio di papà
In battaglia ho più numeri della cabala
Ra ta ta
Ho aperto le porte di Iotapata
Onore alla mia famiglia, al mio nome
E chi si oppone è un leone durante la venationes
L'opposta fazione mi chiama nuovo Nerone
E propone soltanto veti e diffamazione
Fuoco a Gerusalemme, polvere e distruzione
Io sono il vento che spezza questa rivoluzione
Sono il legislatore in Oriente nuovo Solone
Sono la folgore sopra il tempio di Salomone
Paladino, nato ai piedi del Palatino
Da bambino già scrivevo in greco e in latino
Ho covato tutta la mia brama di dominio
Negli anni del tribunato militare insieme a Plinio
Poi divenni questore
Crescendo lungo il corso dell'onore
Venni sconfitto solo dall'amore
La morte arriva e si prende quello che vuole
Ha preso mia moglie
Poi ha preso pure le mie figliole
A me restano le armi
Lo so che non potrò mai vendicarmi
Ma solo la guerra potrà calmarmi
Padrone del mondo, ma schiavo degli assilli
Brillo e sullo sfondo, aquile e vessilli
Anno dei quattro imperi, cospirazioni indegne
E alla fine solo mio padre otterrà le insegne
In Galilea queste le chiamano bestemmie
Ma il Re del mondo è nato in Sabinia mica a Betlemme
Che strano, sono l'erede del sovrano
E la priorità è rifornire Roma di grano
In un clima d'odio e col verbo diffamatorio
Di ceto aristocratico falso e contraddittorio
Ma la plebe adesso saluta il fascio littorio
Non una spina sopra il capo d'oro e d'alloro
Non una macchia sopra la mia toga di bianco avorio
Del prefetto del pretorio d'ordine senatorio
Il regno di Davide è stato demolito
Trovi tutto scolpito sull'arco di Tito
Mentre trionfo sul mio carro col braccio ferito
Sento le voci infamanti dicono "pervertito"
Ma sono fuochi di paglia sotto il diluvio
Li faccio sparire come Ercolano sotto al Vesuvio
Trovo sempre la giusta misura come Vitruvio
Roma è la lupa invitta io sono il suo plenilunio
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
(Titus)
(Cognominae paterno)
(Amore ac delitiae)
(Generis Humani)
(Titus)
(Cognominae paterno)
(Amore ac delitiae)
(Generis Humani)
Amore e delizia dell'umanità (yeah)
Tito in oriente è una calamità (Titus)
Zero condanne ed è una rarità
Ma la compassione non è una qualità
(Titus) Amore e delizia dell'umanità
Meglio di Britannico meglio di papà
In battaglia ho più numeri della cabala
Ra ta ta
Ho aperto le porte di Iotapata
Onore alla mia famiglia, al mio nome
E chi si oppone è un leone durante la venationes
L'opposta fazione mi chiama nuovo Nerone
E propone soltanto veti e diffamazione
Fuoco a Gerusalemme, polvere e distruzione
Io sono il vento che spezza questa rivoluzione
Sono il legislatore in Oriente nuovo Solone
Sono la folgore sopra il tempio di Salomone
Paladino, nato ai piedi del Palatino
Da bambino già scrivevo in greco e in latino
Ho covato tutta la mia brama di dominio
Negli anni del tribunato militare insieme a Plinio
Poi divenni questore
Crescendo lungo il corso dell'onore
Venni sconfitto solo dall'amore
La morte arriva e si prende quello che vuole
Ha preso mia moglie
Poi ha preso pure le mie figliole
A me restano le armi
Lo so che non potrò mai vendicarmi
Ma solo la guerra potrà calmarmi
Padrone del mondo, ma schiavo degli assilli
Brillo e sullo sfondo, aquile e vessilli
Anno dei quattro imperi, cospirazioni indegne
E alla fine solo mio padre otterrà le insegne
In Galilea queste le chiamano bestemmie
Ma il Re del mondo è nato in Sabinia mica a Betlemme
Che strano, sono l'erede del sovrano
E la priorità è rifornire Roma di grano
In un clima d'odio e col verbo diffamatorio
Di ceto aristocratico falso e contraddittorio
Ma la plebe adesso saluta il fascio littorio
Non una spina sopra il capo d'oro e d'alloro
Non una macchia sopra la mia toga di bianco avorio
Del prefetto del pretorio d'ordine senatorio
Il regno di Davide è stato demolito
Trovi tutto scolpito sull'arco di Tito
Mentre trionfo sul mio carro col braccio ferito
Sento le voci infamanti dicono "pervertito"
Ma sono fuochi di paglia sotto il diluvio
Li faccio sparire come Ercolano sotto al Vesuvio
Trovo sempre la giusta misura come Vitruvio
Roma è la lupa invitta io sono il suo plenilunio
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
Titus
Cognominae paterno
Amore ac delitiae
Generis Humani
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