Figlio di un cane - Live; Remastered
Io abituato a morso e fuga
Mi sporco di fango, catrame e di ruggine
L'istinto mi spinge a un sole che mi asciuga
A un metro dalla grandine
Coccolato qualche volta
Da qualche signora che altro animale non ha
Chiusa l'ennesima porta
C'è la strada, e lei che dietro chiamerà
E tra un po' si torna in calore e lo sai
Che per qualcuno è comodo
C'è una cuccia, un osso e un padrone per noi
Identità, figlio di un cane, figlio di un cane, figlio di cinque minuti
Identità, figlio di un cane, figlio di un cane, figlio di un equivoco
Identità, figlio di un cane, figlio di un cane, figlio di amplessi rubati
Identità, figlio di un cane, figlio di un, figlio di un preservativo rotto
Lui aveva un vecchio Maggiolone cabriolet
Sfatto, ma piaceva tanto a lei
Poi arrivò e col clacson disse, "Sto aspettando te"
Lei scese, profumata più che mai
Fecero due conti in tasca e videro che
Non ci si ballava neanche un po'
Poi lei disse, "Questa sera voglio far l'amore"
Prima però portami a sognare
Un fascio di luce va dal proiettore
Per un sogno da duemila li-li-li-li-lire
Porti addosso qualche segno
Proverò a tirarteli via
Posso solo questo sogno
Scusa per la mia fantasia
Giù in platea sedie di legno
Gole secche per la sete d'eroi
Mi sporco di fango, catrame e di ruggine
L'istinto mi spinge a un sole che mi asciuga
A un metro dalla grandine
Coccolato qualche volta
Da qualche signora che altro animale non ha
Chiusa l'ennesima porta
C'è la strada, e lei che dietro chiamerà
E tra un po' si torna in calore e lo sai
Che per qualcuno è comodo
C'è una cuccia, un osso e un padrone per noi
Identità, figlio di un cane, figlio di un cane, figlio di cinque minuti
Identità, figlio di un cane, figlio di un cane, figlio di un equivoco
Identità, figlio di un cane, figlio di un cane, figlio di amplessi rubati
Identità, figlio di un cane, figlio di un, figlio di un preservativo rotto
Lui aveva un vecchio Maggiolone cabriolet
Sfatto, ma piaceva tanto a lei
Poi arrivò e col clacson disse, "Sto aspettando te"
Lei scese, profumata più che mai
Fecero due conti in tasca e videro che
Non ci si ballava neanche un po'
Poi lei disse, "Questa sera voglio far l'amore"
Prima però portami a sognare
Un fascio di luce va dal proiettore
Per un sogno da duemila li-li-li-li-lire
Porti addosso qualche segno
Proverò a tirarteli via
Posso solo questo sogno
Scusa per la mia fantasia
Giù in platea sedie di legno
Gole secche per la sete d'eroi
Credits
Writer(s): Luciano Ligabue
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