È Ora (feat. Kolé)
Ultimamente faccio più canne del solito, ché me servono proprio
Ringrazio ciò che sono, ma un po' meno l'odio che ho suscitato
Quando sono morto e non sono resuscitato
E chiedo scusa ai corpi che ho lasciato freddi
I letti sfatti e i sogni rotti nel secchio
Ché me ce guardo anch'io allo specchio
E è sempre peggio, quello che penso di me
E sarà un messaggio questa cosa che non c'è
È ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E mo' ce sta che s'è levato er tappo
Soprattutto dopo l'ultima cosa che ho fatto
A chi non se lo meritava
Non è una cosa strana
Ché il mondo così gira e girava
E continuerà a gira'
Quando uno vuole una cosa
Quella un'altra cosa cercherà
Che poi me sembra un alibi
E non ce stanno cavoli
Visto che cerchiamo cose dove non ce stanno
E l'elemosiniamo da chi non ce l'hanno
E c'è chi lo capisce, ma c'è chi non je la fanno
Chi impersonifica il danno
Te giuro mejo che non parlo
Che non chiedo i perché
Ma tranne quelli c'ho solo madonne
La fissa pe' le donne
E la mania de corre
Che prima o poi me schianto
E moro dentro 'sta Giulietta sta notte
È ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E quel che è fatto è fatto
E quel che rotto è rotto
Dissolto, in quattro e quattro, otto
E perciò è ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E adesso pagherò lo scotto
Senza mezzo compromesso
Né il tempo che c'ho messo
E quant'è complesso, andando oltre il sesso
Questo gioco perverso delle vite che si intrecciano
Come i fili delle cuffie ben riposte in tasca
Con le chiavi di casa o quelle della macchina
Così senza un motivo, senza alcuna ragione
È per questo che vivo, quasi ogni occasione
Ed è proprio quel quasi che vuole che
Gli si renda onore, ché nasconde l'amore
E che si accannino le scuse
E che si aprano pure porte socchiuse
E si segua la sua voce
Che ci tenta ed in quest'era ci rovina
E così passa un'altra storia in sordina
È ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E quel che è fatto è fatto
E quel che rotto è rotto
Dissolto, in quattro e quattro, otto
E perciò è ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E adesso pagherò lo scotto
Senza mezzo compromesso
Né il tempo che c'ho messo
Ringrazio ciò che sono, ma un po' meno l'odio che ho suscitato
Quando sono morto e non sono resuscitato
E chiedo scusa ai corpi che ho lasciato freddi
I letti sfatti e i sogni rotti nel secchio
Ché me ce guardo anch'io allo specchio
E è sempre peggio, quello che penso di me
E sarà un messaggio questa cosa che non c'è
È ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E mo' ce sta che s'è levato er tappo
Soprattutto dopo l'ultima cosa che ho fatto
A chi non se lo meritava
Non è una cosa strana
Ché il mondo così gira e girava
E continuerà a gira'
Quando uno vuole una cosa
Quella un'altra cosa cercherà
Che poi me sembra un alibi
E non ce stanno cavoli
Visto che cerchiamo cose dove non ce stanno
E l'elemosiniamo da chi non ce l'hanno
E c'è chi lo capisce, ma c'è chi non je la fanno
Chi impersonifica il danno
Te giuro mejo che non parlo
Che non chiedo i perché
Ma tranne quelli c'ho solo madonne
La fissa pe' le donne
E la mania de corre
Che prima o poi me schianto
E moro dentro 'sta Giulietta sta notte
È ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E quel che è fatto è fatto
E quel che rotto è rotto
Dissolto, in quattro e quattro, otto
E perciò è ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E adesso pagherò lo scotto
Senza mezzo compromesso
Né il tempo che c'ho messo
E quant'è complesso, andando oltre il sesso
Questo gioco perverso delle vite che si intrecciano
Come i fili delle cuffie ben riposte in tasca
Con le chiavi di casa o quelle della macchina
Così senza un motivo, senza alcuna ragione
È per questo che vivo, quasi ogni occasione
Ed è proprio quel quasi che vuole che
Gli si renda onore, ché nasconde l'amore
E che si accannino le scuse
E che si aprano pure porte socchiuse
E si segua la sua voce
Che ci tenta ed in quest'era ci rovina
E così passa un'altra storia in sordina
È ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E quel che è fatto è fatto
E quel che rotto è rotto
Dissolto, in quattro e quattro, otto
E perciò è ora che me la pijo in culo io
Che bestemmio dio, quando m'ha dato anche troppo
E adesso pagherò lo scotto
Senza mezzo compromesso
Né il tempo che c'ho messo
Credits
Writer(s): Alessandro Viscomi
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